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Spacca: “la Cultura come nuovo motore di sviluppo delle Marche”

Ancona | Il Governatore annuncia le priorità programmatiche per la Cultura: “Potenziare il sostegno alla cultura per un nuovo sviluppo economico”.

di Redazione

Gian Mario Spacca

"La cultura è il meccanismo che rimotiva complessivamente una comunità, perché conoscenza e cultura, fattori propulsivi di identità e di crescita personale e comunitaria, significano anzitutto consapevolezza". Così il presidente della Regione, Gian Mario Spacca interviene sulle misure a favore della Cultura, uno dei punti di forza del programma di governo del Centrosinistra.

"Conosciamo bene il peso che il settore culturale ha nella vita, anche economica, della nostra regione - aggiunge - ancor più oggi, di fronte alla crisi che ha colpito le economie di tutto il mondo. Pensiamo ai giovani, alle associazioni culturali che proliferano nel territorio, per non parlare dei precari del mondo della scuola: per tutti questi soggetti la cultura davvero significa una prospettiva di lavoro. E rappresenta, soprattutto, un nuovo slancio per lo sviluppo economico complessivo della nostra comunità, quello che abbiamo in più occasioni definito il nuovo motore di sviluppo delle Marche".

E' per questo che tra le priorità per la prossima legislatura c'è il potenziamento delle politiche e degli strumenti per il sostegno alla nuova produzione culturale già avviati in questi cinque anni. "Dobbiamo - prosegue il presidente - ripartire dai giovani che rappresentano una risorsa imprescindibile per i processi di innovazione di tutti i settori. E' necessario uscire dalla porta classica del ‘tempio artistico' per rimettersi in discussione, uscire nelle strade, cercare nuovi luoghi, creare spazi per la nuova spinta creativa, che è in continua mutazione".

Tra le politiche concrete per la prossima legislatura, la costruzione di una rete che metta in sinergia gli enti lirici e le fondazioni teatrali per un lavoro che possa produrre risparmio ed efficienza, nonché maggiore qualità, attraverso co-produzioni ed eventuali possibili fusioni. Spingere ancora di più sul rigore nella gestione delle istituzioni e nelle nomine negli enti culturali; costruire ulteriori momenti permanenti di confronto, elaborazione e verifica con l'associazionismo e le forze sociali e culturali presenti sul territorio; elaborare e verificare le politiche pubbliche insieme con le forze sociali, culturali e produttive dei settori.

E ancora: "Leggi sul lavoro per creare ammortizzatori sociali per i lavoratori dello spettacolo, politiche economiche e convenzioni per consentire ai giovani e a chi ha basso reddito di poter accedere alla cultura, prezzi economici per cinema, teatri, concerti, libri, mostre, sono altri punti fermi della nostra politica in campo culturale. Ultimo ma non ultimo, il sostegno economico alla produzione culturale autonoma e indipendente dei territori"

02/03/2010





        
  



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