Ha sentito un'esplosione, si è affacciato alla finestra e ha visto la propria auto in fiamme. È successo nella notte tra giovedì e venerdì scorso, intorno alle 3. Il Professor Traini, proprietario del mezzo, non ha potuto fare altro che constatare, insieme ai vigili del fuoco e alla pattuglia di polizia intervenuti sul posto, l'accaduto. L'uomo non era nuovo a questo genere di episodi. Infatti, già due sue autovetture erano state in precedenza, oggetto dello stesso tipo di atto vandalico.

A quanto pare secondo i primi accertamenti dei vigili del fuoco e della polizia,a causare l'incendio sarebbe stato presumibilmente un ordigno incendiario lanciato nella notte da ignoti.
Ma non si tratta di una notizia certa, ed è una delle poche indiscrezioni trapelate a riguardo dei risultati delle prime analisi effettuate sul mezzo sequestrato e ora a disposizione delle autorità competenti.

Sulla vicenda indaga il Commissariato di Polizia di San Benedetto del Tronto. L'ipotesi di reato è di danneggiamento seguito da incendio. L'indagine contro ignoti. Gli investigatori, nonostante i risultati dei primi accertamenti, non escludono nessuna pista, compresa quella delle cause accidentali o dell'autocombustione.

Nel caso in cui venissero confermate le componenti dolose, si tratterebbe sicuramente di un atto intimidatorio, riconducibile a dei dissapori fra vicini di casa.