Grossa partecipazione all'incontro con le cooperative sociali, le associazioni e gli operatori del sistema socio-sanitario organizzato da Paolo Perazzoli, ieri martedì 2 marzo, presso la Pizzeria Ristorante Papillon.

Al centro del dibattito il fondamentale ruolo svolto sul territorio dagli operatori del servizio sociale e l'ascolto delle istanze di chi ogni giorno si trova a stretto contatto con le difficoltà della persona e delle sue fragilità.

L'analisi della situazione territoriale del sistema delle cooperative e delle associazioni è stata introdotta da Loredana Emili, assessore alle politiche sociali del comune di San Benedetto: "In un periodo di crisi demografica in cui la società cambia - ha affermato la Emili - la sensibilità verso le fragilità aumenta e il mondo della cooperazione rafforza la sua azione di sostegno alla persona. I servizi alla persona debbono essere qualificati e si deve iniziare a pensare di creare la gestione associata dei servizi. Questo settore è riuscito a mantenere posti di lavoro e servizi integri, perché si è capita la necessità di essere un po' più attenti e lungimiranti nella gestione integrata dei servizi al cittadino".

Anche Stefania Serafini, Direttore Regionale Lega Coop Marche, è intervenuta sottolineando l'importanza dell'incontro: "Non è facile trovare persone che siano sensibili ai temi della cooperazione, disponibili all'ascolto, in grado di comprendere le nostre criticità e propositivi al punto da riuscire a migliorare la situazione. Per questo credo necessitiamo di un rappresentate in Regione sensibile, disponibile, capace, forte come Paolo Perazzoli a cui delegare le nostre sollecitazioni e le nostre istanze".

Molti gli intervenuti durante il dibattito, tra gli altri Tonino Bruni, Presidente della cooperativa "Stella Picena" che ha sollevato il problema della riforma della normativa in materia di cooperazione sociale, e Francesco Ciarrocchi della cooperativa Systema ha illustrato la realtà territoriale sambenedettese e il processo di fusione di tre cooperative sociali (Filo D'Arianna, L'Oleandro e Systema), inteso come una azione forte di coesione sociale che ha arricchito il territorio di una cultura della solidarietà nei confronti delle categorie più deboli e ha creato una impresa più forte e più capace di operare per la tutela di soci e dipendenti.

In conclusione Perazzoli, ricordando con orgoglio le azioni già realizzate a San Benedetto, come l'apertura del CEDISER "Centro Arcobaleno", della convenzione con il "Centro Biancoazzurro", dell'apertura del "Centro Primavera" per gli anziani, ha sottolineato come queste fortunate iniziative e l'entusiasmo con il quale sono state realizzate, possono e debbono essere l'esempio del suo impegno per un settore strategico come quello delle politiche sociali.

"Dobbiamo considerare questo ambito uno di quelli da tutelare in prima istanza - ha affermato Perazzoli - la mia azione è sempre stata portata avanti in stretto raccordo con le associazioni di categoria e ascoltare il punto di vista delle categorie. Reputo che la cooperazione sia un modello di sviluppo che dobbiamo estendere con forza e per farlo crescere in tutta la nostra Provincia".