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Spacca sull’agricoltura: “Marchi di qualità per una Regione OGM-free”

Ancona | Sostegno alle filiere rurali locali, salvaguardia delle produzioni tipiche e di qualità: questa la linea del Centrosinistra sull’agricoltura.

di Redazione

Gian Mario Spacca

"La Regione Marche è una Regione Ogm-free, come sancito nella Legge regionale 5/2004, che controlla annualmente le sementi prima della semina e che ha vinto un ricorso alla Corte Costituzionale (sentenza n. 116/2006) per mantenere affermato il principio secondo cui la coltivazione a fini produttivi è costituzionalmente di competenza delle Regioni". Il presidente della Regione Gian Mario Spacca ha ribadito nel corso di un incontro con operatori agricoli, la politica regionale in materia di agricoltura e di produzioni di organismi geneticamente modificati, oltre che gli impegni che la coalizione di centrosinistra da lui guidata si è assunta in questo campo.

"Abbiamo chiesto - ha sottolineato Spacca - e continuiamo ad esigere chiarezza e regole certe, oltre che l'adeguamento della normativa per consentire alle singole Regioni di governare la propria agricoltura. Nelle Marche abbiamo scelto un modello di agricoltura basato sulla salvaguardia delle produzioni, tipiche e di qualità, prive di contaminazione genetica delle colture. In questa direzione continueremo a tutelare il volere della maggioranza dei cittadini che si sono già espressi contro il cibo contenente Ogm. Nel nostro programma di governo è chiaramente espresso il sostegno alle filiere rurali di qualità locali e diffusione dei marchi di qualità".

La Regione Marche nel giugno scorso ha ospitato ad Urbino la 7° Conferenza della rete europea delle Regioni Ogm-free (formata da 51 regioni europee: la nostra è una delle 10 fondatrici della Rete, costituita nel 2003) e, a febbraio, ha partecipato alla 3° Conferenza "Etichettatura non-Ogm produzioni di qualità e strategie agricole delle Regioni europee" a Bruxelles.

"Da sempre - prosegue il Presidente - sosteniamo una politica agricola attenta alla qualità e alle produzioni, nel rispetto dell'ambiente, della biodiversità, a garanzia della propria identità agroalimentare e delle sue tipicità. A conferma di ciò, è dal 2004 (anno in cui è stata varata una legge regionale in materia) che è stata vietata la coltivazione di Ogm su tutto il territorio marchigiano. E continueremo ad essere al fianco dei consumatori affinché i cibi che arrivano sulle loro tavole siano sempre più buoni e più sicuri".

03/03/2010





        
  



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