"Puntuale come tutte le feste comandate, sta per arrivare l'8 marzo, con l'ormai
ineludibile retorico codazzo di iniziative tese a celebrare la figura femminile nei
più vari aspetti: dai musei gratuiti gentilmente offerti dal ministro Bondi alle cene
con strip maschile, dalle conferenze roboanti affollate più di relatori/relatrici che di
pubblico alla serata danzante con mimosa inclusa, ogni via è praticata per dimostrare quanto le donne siano amate e considerate".

Questa la descrizione che la Candidata PD Stefania Spacca dà della festa delle donne che si celebrerà domani. Ma cosa succede da dopodomani? "La realtà che le donne si trovano a vivere - risponde la Spacca - rimane sempre la stessa: lavoro precario (quando c'è!) percentualmente più diffuso che per gli uomini, stipendi mediamente inferiori fino al 20%, l'incivile ricatto delle dimissioni in bianco da firmare al momento dell'assunzione, la maternità vissuta come un dramma, nel continuo stressante tentativo di conciliarne le esigenze con quelle lavorative, spesso confrontandosi anche con la carenza di strutture sociali di assistenza adeguate".

Nella società nella quale "donna = bene di consumo" c'è dunque ben poco da festeggiare. Ironica la chiusura della Candidata del Partito Democratico: "Festeggiate donne, festeggiate..."