Nelle Marche aumenta la cassa integrazione (più 315% in un anno più 842% in due anni), 60.000 lavoratori sono interessati dal processo di crisi e ristrutturazione; entro il 31 marzo 4.000 saranno senza ammortizzatori sociali a reddito zero, 18.000 in una proiezione annuale. Cresce il disagio sociale 35.000 famiglie (il 6%) sono sotto la linea di povertà assoluta, altre 49.000 (l'8%) sotto quella della povertà relativa.

Per i militanti di Sinistra Ecologia e Liberta "gli ammortizzatori sociali non bastano più". "Occorre un Piano del Lavoro e una politica economica che, nel bloccare i licenziamenti, passi attraverso il rilancio della Ricerca pubblica, l'innovazione delle politiche formative, il credito finalizzato alla occupazione e alla aggregazione di imprese specie nei nuovi settori dell'ambiente e della cultura".

Non bastano gli attuali ammortizzatori. I disoccupati, i precari, i lavoratori intermittenti (dipendenti, partite IVA ecc.) specie giovani e donne, debbono poter contare su tutele sociali sempre più estese. Dal partito di Vendola si chiede "un Reddito Sociale poiché è necessario che nessun lavoratore oggi si senta solo nella precarietà e nella incertezza, privo di sostegno". Una legge regionale per sperimentare il Reddito sociale (almeno 20 milioni di euro all'anno) va in questa direzione e pone una premessa per una rivendicazione a livello nazionale".

Sinistra Ecologia e Libertà sta attivando anche a San Benedetto iniziative di mobilitazione e sensibilizzazione sui temi del lavoro e della crisi, attraverso presidi e volantinaggi, e sarà a fianco dei lavoratori e della CGIL nello sciopero generale del 12 marzo per il quale si terrà un presidio davanti alla Prefettura di Ascoli alle ore 11.