Baracche a Villa Valentino: il Comitato per la tutela del territorio non ci sta
Castel di Lama | Contro labbruttimento e lo sfruttamento indiscriminato del territorio, il Comitato Permanente Cabbiano-Valentino presenta un esposto alla Procura.
di Redazione
La baracca a Villa Valentino
L'ultima sorpresa è arrivata nel territorio di Villa Valentino, dove dalla sera alla mattina è spuntata una baracca di nuova generazione, un manufatto costruito durante la notte e che ha suscitato l'indignazione di tutti. "Un modus operandi che non ci appartiene - dichiara Luisa Dedola, segretaria del comitato permanente Valentino-Cabbiano -, è inammissibile che dalla sera alla mattina si costruisca un manufatto brutto e in bella vista".
Da due anni i cittadini delle due frazioni di Castel di Lama si sono costituiti in comitato spontaneo per la riqualificazione del territorio di Valentino e Cabbiano: "stiamo lavorando e abbiamo importanti progetti - aggiunge la segretaria - e invece di essere aiutati, per ridare lustro e prestigio al territorio, c'è stata regalata l'ennesima bruttura che tarpa le ali a qualsiasi tentativo di far decollare l'economia di questo piccolo pezzo di paradiso".
Questa volta i membri del comitato si sono armati di carta e penna e hanno fatto un esposto alla Procura "perché questo modo di fare - spiegano - non solo ci condiziona la vita, ma svaluta anche i nostri immobili, impedendo qualsiasi forma di sviluppo".
"Le baracche - dichiara Luana Lappa - diventano abitazioni, dove le persone vivrebbero in condizioni precarie, visto che sono sprovviste dei servizi igienici. Condizionerebbero le case vicine che hanno stili di vita esigenze ed aspettative completamente diverse. La baracca diventa il ricettacolo di rifiuti che turbano la quotidianità dei residenti. Queste unità non pagano la Tarsu, non pagano la Tosap, esenti di tutte le tasse, al contrario di chi costruisce nella legalità".
"Il nostro comitato - si aggiunge - è sorto perché in questi anni si è assistito a tutto, nella parte sottostante la strada Mezzina parallelamente al torrente Lava, in zona a tutela integrale, addirittura sulla sponda del torrente, hanno creato autentiche favelas. Le costruzioni hanno creato problemi alla sicurezza di tutti, ma questo sembra che non interessi l'Amministrazione".
"Visto che il Comune - concludono dal Comitato - ha scelto la strada dell'arroganza e sembra sordo a tutte le nostre richieste di intervento di tutela ci appelliamo al Prefetto, alla Regione, alla Provincia e a tutte le associazioni ambientalistiche affinché ci aiutino a riportare il decoro, la dignità e la legalità".
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25/04/2010
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