Il terzo appuntamento di "Incontri con il gusto", il ciclo di appuntamenti con gli artisti della cucina ed i loro libri di ricette, che ha avuto come ospite Roberta Schira con il suo ultimo libro "Cucinoterapia" è stato, a furor di popolo, un vero successo. Complici l'autrice che ha tenuto a "banchetto" il numerosissimo pubblico e il tema della serata: la passione per il cibo, che come è ben noto, la fa da padrone in tutte le case degli italiani.

Il libro, che già oggi è alla sua quarta ristampa, ci propone numerosi spunti di riflessione, culinari e non. Di fatti, come l'autrice stessa ha raccontato, molti degli aspetti psicologici che ci rappresentano spesso sono legati al cibo o, per meglio dire, il cibo fa da specchietto per le allodole e ci dimostra praticamente quanto sia stretto il legame tra quest'ultimo e gli atteggiamenti spesso conflittuali che infliggiamo al protagonista per eccellenza delle nostre tavole.

Che vi sia una stretta correlazione tra ciò che mangiamo e il nostro stato di salute è fin troppo evidente, ma è certo che anche il nostro umore è fortemente influenzato dal cibo. Il cibo, ha raccontato l'autrice "spesso rappresenta la spia del nostro benessere o malessere. Ci sono persone che considerano mangiare un piacere della vita, e chi invece ha un rapporto conflittuale di amore e odio che porta a mangiare troppo o troppo poco a seconda dello stato d'animo del momento, e chi infine consuma pranzi e cene solo per la sopravvivenza, considerando uno spreco il tempo passato in cucina o seduti a tavola".

Ed ecco ad aprire "Cucinoterapia" un test semiserio che ci invita a ragionare, prima dell'approccio al libro, sull'atteggiamento che teniamo di fronte al cibo. Divide in tre categorie, gaudenti, tormentati, indifferenti, i testati e ci predispone alla "Cucinoterapia" che risponde all'affermazione "sto male... quindi mangio", con "sto male... quindi cucino".

Preparare da mangiare in maniera accurata e dedita spezza l'impulso incontrollabile di alcune persone che mangiano per risolvere i loro problemi. Preparare una pietanza insegna l'importante concetto dell'attesa, del pre-gustare per poi goder appieno di una cosa. Il benessere non deriva solo dal sedersi a tavola e mangiare, ma è più duraturo perché inizia con la sua preparazione. Cucinare poi rappresenta un gesto che richiede energie, fatica, denaro ed emozioni, e spesso è un gesto di profonda dedizione e generosità verso qualcuno. Ed inoltre Roberta Schira insegna: "Il cibo può essere un linguaggio ed un atto creativo straordinario, veramente alla portata di tutti. Dobbiamo solo imparare a trasformare un'incombenza quotidiana, in un'opportunità unica di suscitare emozioni, negli altri".

Con "Cucinoterapia", la psicologa del gusto Roberta Schira ci ha accompagnato in un viaggio che, passando attraverso le abitudini dall'infanzia alla vecchiaia svela i pregi e i benefici del cucinare e offre meravigliose ricette golose e salutari per il cuore, la mente e il palato.

E' disponibile nelle librerie di tutta Italia edito da Salani, l'ultima fatica dell'Autrice, scritta in collaborazione con Alessandra Devizzi: "Le voci di Petronilla", biografia romanzata dedicata al simbolo del movimento emancipazionista femminile italiano.

Il libro della scrittrice Roberta Schira, è stato presentato giovedì 29 aprile all'interno di "Incontri con il gusto", la rassegna ideata dal Cocalo's Club e dalla "Bibliofila", in collbaorazione con l'Hotel "Progresso" sede dell'iniziativa. Sponsor l'azienda vitivinicola "Ciù Ciù".