Felice Gregori riflette sul voto del 28 e 29 marzo. La prima considerazione del Coordinatore Comunale del PD è sull'incremento dell'astensionismo: "Il primo partito in assoluto della provincia è quello dell'astensionismo, per la prima volta abbiamo avuto una percentuale senza precedenti di persone che si sono astenute dall'esprimere il proprio consenso elettorale". "Questo dato, che non può essere imputato né all'elettorato di destra né a quello di sinistra, deve far riflettere - afferma Gregori - su quello che è lo stato di salute della politica e dovrebbe ingenerare in ogni schieramento una profonda riflessione che invece a quanto pare, non sta avvenendo. Assistiamo invece ad accuse, che scendono troppo spesso nel personale e che con la politica hanno ben poco a che vedere".

Rispetto all'intervento dei giorni scorsi relativo alla situazione della destra locale, Gregori chiarisce: "mi spiace che il consigliere Tassotti, al quale va tutto il mio apprezzamento per l'atteggiamento di persona responsabile adottata nell'ultimo consiglio per il rispetto delle regole democratiche in una situazione che oggettivamente esulava dalla battaglia politica, abbia frainteso le mie parole, queste non volevano essere altro che una previsione di quanto sarebbe accaduto nel PDL". "Sono stato facile profeta - aggiunge - considerata la bagarre che si sta sviluppando in questi giorni alla luce del risultato elettorale, credo pertanto che la questione non finirà a breve e che assisteremo ad ulteriori sviluppi in seno al PDL che caratterizzeranno gli scenari futuri".

Sul versante del centrosinistra anche Gregori decide di commentare le dichiarazioni di Primavera; lo fa citando un vecchio detto che recita "l'uccellino chiuso in gabbia se non canta per amor canta per rabbia". Secondo il Coordinatore, alla base del livore del consigliere nei confronti del PD ci sarebbe la sconfitta elettorale del suo partito: "il risultato è stato sicuramente più basso rispetto alle sue attese, probabilmente falsate dall'anno passato per il risultato avuto dall'ex Presidente Massimo Rossi alle provinciali".

"Non credo che fare campagna contro il PD possa dar lustro alla cosiddetta ‘sinistra radicale' - aggiunge Gregori -, tentare di intercettare i voti speculando su illazioni nei confronti dei vari esponenti senza riflettere su quanto sta accadendo a livello nazionale, potrebbe risultare micidiale per la stessa sinistra. Fare politica - prosegue il Coordinatore - significa anche avere il coraggio di operare scelte e di sostenerle una volta determinate, Vendola ha voluto effettuare le primarie e il PD lo ha sostenuto lealmente una volta avuti i risultati di queste, il PD non ha certo invitato i suoi elettori ad andare al mare né tantomeno ad andare a pescare prendendo la licenza!"

Insomma, per Gregori i risultati dell'ultima consultazione regionale sono chiari: "se il PD deve piangere cosa dovrebbe dire Rifondazione che non è riuscita a far eleggere il suo "Massimo" esponente?"

In conclusione un invito all'unità e alla responsabilità: "Nuove sfide appaiono all'orizzonte e tutte le forze riformiste, non aiutate sicuramente dall'attuale momento congiunturale, sono chiamate al confronto per cercare di costituire una forza capace di raggiungere con determinazione gli obiettivi. Il partito democratico è disponibile al confronto con tutte le forze politiche della città disponibili, convinto che un corretto e leale confronto con tutte le forse della sinistra possa dare eccellenti risultati per il bene del Paese e della città".