E’ fatta. Battendo la Fermana sul proprio terreno 2-0, reti di Cacciatori e Ogliari su rigore, per atterramento plateale di Giandomenico in area, siamo in serie D. La certezza viene con 4 giornate di anticipo sulla fine del campionato. Quindi tutto è filato liscio o quasi. Perché quasi? Per il semplice motivo che l’inizio del campionato era stato veramente da brividi. Chi all’inizio, dopo il complicato caso Minuti e le tre sconfitte in casa, avrebbe scommesso un soldo bucato sulla promozione diretta della Samb in serie D? Sono drastico, penso nessuno. Forse il presidenete Spina, forse.

Questo perché i soldi spesi erano stati  tanti, la qualità della squadra sulla carta era indiscutibile ma i risultati erano deludenti. Si disse che i giocatori non riuscivano ad adattarsi alla categoria inferiore. Ebbene, pazientemente, punto dopo punto ( come faceva un vecchio e sapiente “scarparo” cioè il  calzolaio di bottega) la Samb ha  prima risalito la china , poi ha disteso le vele e ha preso il largo, salutando con garbo gli affannati inseguitori.

Questo è il riassunto delle puntate precedenti. E ora che siamo giunti all’epilogo, che terminerà domenica prossima con palloncini colorati, cori , balli e fiumi di champagne,

la domanda delle sette pistole o, se preferite, da un milione di dollari è:  chi sarà l’allenatore della Samb in serie D.

Gli ultimi sondaggi, cioè sondaggi nostrani, ancora cioè, le chiacchiere da bar, insomma i pettegolezzi danno Palladini al 50%, Giudici al 40%, Murinho al 10% ( verrebbe in cambio di  una vacanza estiva a Cupra, forse due mesi ,ospite di Spina).

Sondaggi a parte, facciamo un ragionamento concreto. Partiamo dal presupposto che l’ossatura della  squadra sarà la stessa, a meno che Spina non sia tra quelli che hanno usufruito del condono sul  rimpatrio dei capitali dall’estero. Se sarà così  chi (stessa ossatura), meglio di Palladini,  conosce , saprà analizzare e interpretare l’umore dello spogliatoio di una squadra pressoché identica all’anno precedente? Allora perché rischiare?

Si, avete capito, voto per Palladini.

Però nel calcio di oggi bisogna lasciare uno spiraglio al clamorosamente imprevedibile. Magari spunta un impensabile cordata di imprenditori sambenedettesi ( un miracolo del beato sambenedettese Giovanni dello Spirito santo, al secolo Giacomo Bruni, che aspira a divenire santo), oppure il ritorno di Gaucci ( l’ho sognato questa notte, era allettato dal progetto di modifica dello stadio da parte del comune), o anche uno sponsor serio e quattrinoso che punti al ritorno della Samb in serie B ( è come vincere 150 milioni di € al superenalotto, può succedere). Se così fosse sinceramente punterei su Murinho al posto di Giudici.

Ma si, diciamolo, a costo di essere smentiti, con un cuore da sambenedettesi sventoliamo la bandiera rossoblu e quindi Palladini…for president…scusate la gaffe… for coach.

Perdonatemi il bieco cinismo. Poi, se non va,  possiamo sempre cambiarlo.

Cavolo che caduta di stile! Ma che posso fare se sono fatto così. Più veleno che anima.