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Manuli, ieri un vertice in prefettura

Ascoli Piceno | La parte datoriale e i sindacati CGIL, CISL e UIL hanno concordato che l'allontanamento dei macchinari dal reparto banbury 1 non esclude il mantenimento del livello occupazionale. Dissenso di UGL e SDL.

Stabilimento Manuli

Nella mattinata di ieri si è tenuto in Prefettura un incontro, presieduto dal Prefetto Dr.Minunni, al quale hanno partecipato il Sindaco di Ascoli Piceno, il Questore, il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, un Rappresentante della Regione Marche, il Presidente ed il Direttore di Assindustria di Ascoli Piceno, il Direttore della Manuli Rubber Industries S.p.A., Ing. Magni, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL.

Detto incontro si è reso necessario a seguito della situazione determinatasi nello stabilimento ascolano della Manuli, dopo la decisione di quest'ultima di portare fuori dallo stabilimento i macchinari della linea banbury1, situazione che ha fatto irrigidire il già attuato presidio di alcuni dipendenti ai cancelli.

Al termine della riunione le parti datoriale e sindacale CGIL, CISL, UIL si sono date atto reciprocamente che i protocolli sottoscritti non escludono un allontanamento dei macchinari del reparto banbury1, in quanto (come previsto dal punto 3 dell'accordo stipulato tra le parti predette il 24/11/2009 - di cui si è diffusamente parlato nel corso della riunione - e nei fatti) tale operazione non implica affatto l'impossibilità di mantenere i previsti livelli occupazionali, anzi, come è negli auspici, sarebbe teoricamente possibile un incremento dei posti di lavoro, fino a tre volte, nel reparto banbury2.

La Manuli ha anche comunicato l'investimento, in alcuni reparti dello stabilimento di Ascoli Piceno (large bore1, refri e tal), per un importo di circa cinquecentomila euro. Entrambe le parti hanno, altresì, sottolineato che gli accordi predetti sono gestiti in piena collaborazione e che sono stati arricchiti di contenuti nuovi e sicuramente migliorativi rispetto agli impegni originariamente assunti dall'azienda.

Successivamente, i rappresentanti dei sindacati UGL e SDL, che a suo tempo non hanno sottoscritto il citato accordo,sono stati ricevuti dal Prefetto, dal Sindaco, dal Questore, dal Presidente della Provincia e dal Presidente di Assindustria. Gli stessi hanno manifestato il loro punto di vista - dissenziente - sulla sopra esposta interpretazione dell'accordo in argomento e la preoccupazione che la cessione dei macchinari dell'azienda possa produrre ulteriori rischi per l'occupazione picena.

Il Prefetto ha replicato evidenziando quanto è emerso nel corso della riunione sulla effettiva volontà dell'azienda di proseguire l'attività nello stabilimento piceno senza contraccolpi sui livelli occupazionali attuali.

25/05/2010





        
  



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