Un giovane romeno residente a Monsampolo arrestato per stalking dai Carabinieri
San Benedetto del Tronto | Ha perseguitato per anni la sua ex convivente, minacciandola e a volte dando pure in escandescenze.
di Redazione
Non ha fatto però i conti con i carabinieri di Monsampolo che hanno iniziato a pedinarlo, hanno documentato in modo inoppugnabile tutti i suoi eccessi, botte comprese, e alla fine lo hanno arrestato per stalking.
I fatti sono accaduti a Monsampolo e il protagonista della vicenda è B.C., un giovane romeno regolarmente residente a Monsampolo. Anche la vittima è romena, una quarantenne con cui il giovane aveva avuto una relazione che, però, era stata interrotta.
Lui non si era mai rassegnato ed aveva iniziato a perseguitare la donna con messaggi telefonici, pedinamenti sul posto di lavoro, irruzioni in casa con conseguente violazione del domicilio, minacce verbali e, in alcune circostanze, anche percosse.
La donna si era rivolta già in passato ai carabinieri, tanto che questi, dopo essersi rivolti al magistrato, avevano ottenuto che all'uomo venisse imposto di non recarsi nei luoghi frequentati dalla sua ex.
B.C. non se n'è dato per inteso ed ha proseguito con la sua persecuzione a base di minacce verbali e telefoniche, inseguimenti e percosse.
La donna si è rivolta nuovamente ai carabinieri e il comandante della stazione di Monsampolo, il maresciallo Francesco De Palo ha preso molto sul serio la faccenda. Ha messo i suoi uomini addosso al romeno pedinandolo in tutti i suoi spostamenti e documentando con foto e filmati tutte le volte che accostava e minacciava la sua vittima.
Ci sono voluti quattro mesi d'inchiesta, da gennaio ad aprile, per inchiodare l'uomo alle sue responsabilità. Ad incastrare definitivamente il giovane persecutore, però, sono stati i messaggi lasciati sul cellulare della donna. Inequivocabili minacce lasciate scritte su testi elettronici.
A questo punto i carabinieri hanno tirato le reti e raccolto la messe del loro lavoro, hanno consegnato tutta la documentazione al magistrato e ottenuto da questi un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ai militari non è restato altro da fare che eseguirla. Ieri mattina hanno effettuato un blitz nell'abitazione monsampolese del giovane romeno e gli hanno fatto scattare le manette ai polsi.
Tutte le operazioni sono state coordinate dal capitano Massimo Di Lena, comandante del nucleo operativo della compagnia carabinieri di San Benedetto.
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11/06/2010
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