‘Una politica dello spreco di questi tempi è segno di un atteggiamento irresponsabile, e dà ai cittadini un esempio scorretto'. È perentorio l'Assessore al turismo Gabrielli, e porta a sostegno della sua tesi dati inconfutabili.

La variante al bilancio di 316.500 € stanziati per la stagione estiva fa conto su soldi trovati grazie al risparmio previsto dalla finanziaria sui compensi dei dipendenti pubblici, pari a 125.000 €, con un decreto legge che va convertito entro il 31 luglio, e su un minor onere per le rate di ammortamento dei mutui a tasso variabile, provvedimento di solito effettuato a fine anno a seguito dell'analisi dell'andamento del tasso per tutti i dodici mesi. I soldi ci sono o ci sarebbero? - verrebbe da dire con Totò.

Per non parlare del nuovo mutuo acceso oggi per coprire i 685.000 destinati al parcheggio Scambiatore in piazza del Pescatore - 40.000 € - al campo da rugby - 100.000 € - alla manutenzione straordinaria delle scuole - 100.000 € - al collegamento delle acque bianche in piazza San Giovanni Battista - 245.000 € - al bilancio partecipato per i quartieri - 160.000 € - alla manutenzione straordinaria degli impianti sportivi - 40.000 € ; tutti interventi che devevano essere finanziati con l'asta degli immobili in corso che ha cominciato a dare mi suoi frutti.

‘Perché aprire un mutuo invece di aspettare settembre?' si chiede Gabrielli, e alza il tiro proponendo un emendamento al bilancio: trasferire 100.000 € del budget destinato agli eventi alla piccola e media impresa. Ineccepibile, se non fosse che gli operatori del settore turistico hanno espresso apprezzamento per le iniziative culturali e ludiche in agenda, che rappresentano un investimento nell'indotto turistico, nei servizi e nell'immagine della città, pianificati in modo tale da attrarre un target trasversale magari più giovane, come il contestato Festival della Pace, costato 20.000 € prelevate dal fondo di riserva.

L'Assessore al turismo plaude Ascoli Piceno per il sostegno dato alle imprese, con la zona franca dovuta al detassazione per tre anni di ICI e TARSU per le neoimprese e dove le famiglie beneficiano dell'introduzione del quoziente familiare. Invece San Benedetto sperpera alla luna estiva. La solita politica dello spreco del denaro pubblico, vecchio costume in Italia, o un investimento per la crescita culturale e la qualificazione dell'immagine turistica della città?