Ieri sera l'atteso esordio dell'Italia ai mondiali, priorità nazionale che riesce a influenzare le scelte politiche. Convocare il consiglio in contemporanea al match è stata un'astuzia che ha permesso di sacrificare il dibattito, accusa Pasqualino Piunti, il gesto allegro di una maggioranza irresponsabile che naviga a vista, precisa Bruno Gabrielli, e si regge solo sull'appoggio di Felicetti e Costantini.

L'affondo del PdL mira a sconfessare l'Amministrazione Gaspari, colpevole di scegliere, in una congiuntura economica così fragile, logiche ricreative e non sociali per le varianti al bilancio, che spende i soldi dei contribuenti in frizzi e lazzi e non pensa ad alleggerire la pressione fiscale sui cittadini nemmeno spalmando la TARSU su quattro rate, invece che le attuali 2 (giugno - dicembre). E se da una parte Giovanni Poli lamenta l'assenza di un atteggiamento di collaborazione della maggioranza, Gabrielli dichiara che è meglio un commissario dell'attuale sindaco, che, se responsabile, dovrebbe dimettersi.

E, nell' invocare una distensione, gli uomini del PdL non risparmiano colpi: sotto tiro le pratiche non ortodosse di convocazione delle commissioni e del consiglio; la lettera di dissenso di Lina Lazzari, a conferma del dissesto della compagine al governo; i dibattiti troncati nonostante si inneggi con i bavagli alla libertà di espressione; i consiglieri che non conoscono i punti all'ordine del giorno delle assemblee; gli assessori che non li illustrano in sede di consiglio; i tifosi irriducibili che lasciano il consiglio per correre a casa a vedere la partita.

Un vero girone dantesco, con Gaspari in veste di Caronte che tiene in ostaggio ben due consiglieri delle liste del centro destra e traghetta i suoi sulle sponde della terra dello sperpero e del sollazzo. Certo è che la città non è mai stata tanto esposta agli stimoli culturali e aperta alle esigenze del turismo, con le sue priorità - diciamolo- di spiagge splendenti e serate di eventi. E allora, c'e chi dice, ‘Ben venga anche la scalata al Purgatorio, considerato che il Paradiso è già pieno di virtuosi.'