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L'Italia nella polvere. Ma per pochi centimetri.

| Ma se Pepe....

di Veleno

L’Italia pallonara è stata  eliminata dal Mondiale. Mamma mia che dolore! Ma, come al solito, più che il dolore del popolo azzurro , emerge l’indignazione delle caste. Si va  dall’insulto puro e semplice: ” Milionari con le gambe di gelatina”, all’uso ripetuto del termine: “Vergogna”, alla mitica ciliegina sulla torta avvelenata: “Corea”.

Se il sommo poeta Dante avesse avuto la possibilità di fare una sortita dall’aldilà, avrebbe scritto sul muro della sua casa: “Ahi, serva Italia, di dolore ostello…”. Tanto per dire pure lui la sua, ovviamente come appartenente alla  casta.

Eppure i poveri peones azzurri hanno dato tutto quello che avevano: le forze rimaste dopo un logorante campionato, quel pizzico di grinta  che riuscivano ancora  a far uscire  digrignando appena i denti.

Quello che non avevano di certo non lo potevano dare. La classe per esempio.

Eppure quando qualche pennellata di classe è apparsa negli schemi degli azzurri, con l’entrata di Pirlo, abbiamo messo un bel po’ di paura ai modesti avversari.

Come vedete basta poco nel calcio per capovolgere le situazioni. Da un’Italia senza capo né coda a un’Italia che per un pelo non riesce a salvare capra e cavoli. E probabilmente sarebbe bastato poco per  cambiare l’opinione della casta. Forse pochi centimetri. E sì, sarebbe bastato che Pepe fosse riuscito a deviare in rete quell’ultima  insperata occasione, perché tutto fosse rivoltato come un calzino.

Gli insulti sarebbero stati ingoiati come rospi. I titoli dei quotidiani, seppur di fronte a una gara non certo esemplare, avrebbero assunto toni  sfacciatamente lusinghieri.

Ne vogliamo inventare qualcuno? Ecco il  migliore: “ Orgoglio Italia”. Sottotitolo: ” Gli uomini di Lippi, con un finale strepitoso rimontano la Slovacchia di due reti”.

Un altro? Eccolo: ” Italia, finale pirotecnico”. Sottotitolo: ” Con l’ingresso di Pirlo l’Italia cambia volto e acciuffa in extremis la qualificazione”.

Ora, cari lettori,  divertivi voi  ad inventare altri titoli.

Vedete, basta un nonnulla per cadere nella polvere ed essere ricoperti di improperi.

D’altra parte la casta è maestra nella tecnica del voltafaccia. Sale con facilità incredibile sul carro del vincitore e ne discende sgattaiolando furtivamente  quando il carro sta scricchiolando.

Quelli che ci hanno regalato il Mondiale, ora vengono mortificati. Trattasi d'ingratitudine  o sbaglio?

Ed io? Mbè, come San Pietro al terzo canto del gallo,  mi  sto pentendo amaramente di aver urlato “vergogna”.

25/06/2010





        
  



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