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Mandozzi: "la Provincia di Ascoli è malata di immobilismo"

Ascoli Piceno | "L'inefficienza della giunta Celani sta portando ad un dissesto economico-finanziario con un buco che già sfiora i 6 milioni" è questa l'accusa del Capogruppo PD in una lettera aperta che pubblichiamo integralmente.

Emidio Mandozzi

"Nel confessare che non mi sta appassionando affatto il dibattito di questi giorni sulla ventilata soppressione di alcune Province da parte del Governo Berlusconi targato Lega, con il provvedimento che è stato emanato e poi ritirato e poi...non si sa ancora come andrà a finire, così come non mi appassiona la "campagna acquisti" che sembra invece qualcuno voglia già intentare, in questo momento di forte crisi economica ed occupazionale che continua ad attanagliare il Piceno, mi preoccupa invece il costo derivante dall'attuazione delle due nuove Province, con quella di Fermo che è costata, a noi tutti, sinora, la bellezza di oltre 80 milioni di euro, con notevoli, negative ripercussioni sul bilancio della Provincia di Ascoli.

Il Bilancio 2010 è stato infatti approvato con una situazione deficitaria di circa 4 milioni di euro, frutto di minori trasferimenti e dei criteri di scelta adottati nel riparto dei beni e del personale, che già due anni fa aveva visto il Pd avverso a tale metodo di ripartizione, tradotto poi con il voto contrario dei propri assessori nelle delibere di Giunta del gennaio 2009.

Anche l'amministrazione Celani, sia in campagna elettorale che nel programma di inizio legislatura, aveva sbandierato la difesa del territorio e denunciato i metodi restrittivi adottati per la Provincia di Ascoli.

Su iniziativa del Map, a dicembre 2009, il Consiglio Provinciale ha votato, con il solo voto contrario del gruppo della sinistra radicale, una serie di punti cui però non è stato dato alcun seguito. Sino al trasferimento della proprietà dei beni in contenzioso alla Provincia di Fermo. Così come sulla divisione del personale, tema del quale non si stanno assolutamente occupando gli amministratori bensì la magistratura, cui si sono rivolti molti dipendenti con denunce ed esposti.

Nel mese di maggio 2010, con l'aggravarsi della situazione economica, il Consiglio ha riproposto una nuova delibera avente per oggetto "La ricognizione sulle conseguenze finanziarie della divisione territoriale derivante dall'applicazione della L. 147/2004 - Indirizzi alla Giunta Provinciale per l'adozione di interventi di competenza", dove si reitera l'invito a rivedere la legittimità di alcuni atti riguardanti tale divisione.

Ad oggi è ancora tutto fermo. Nel frattempo, però, le casse di Palazzo San Filippo, già in sofferenza, si stanno prosciugando.

Dagli atti finanziari emerge un deficit che sfiora i 6 milioni di euro, deficit che apre la strada ad un percorso di dissesto finanziario dell'Ente.
E le ripercussioni, già oggi, sono sotto gli occhi di tutti: ad un anno dall'insediamento, gli assessori di questa Provincia non hanno un solo euro da poter spendere a vantaggio del territorio, con il Piceno che in questo particolare momento avrebbe invece bisogno di un sostegno e di una vicinanza maggiori.

Il Pd, sin dall'inizio, aveva dato la propria disponibilità a mettersi intorno ad un tavolo, come peraltro avvenuto in Consiglio, ma il presidente Celani, di fatto, ha rifiutato tale disponibilità.

A tale fine, ed alla luce della divisione ancora in atto, chiediamo al Presidente ed alla sua maggioranza amministrativa di congelare tutti gli atti afferenti tale divisione, in attesa di conoscere dal Governo il destino delle Province.

Chiediamo inoltre al Presidente Celani di informare il Consiglio Provinciale sui provvedimenti che intende adottare per non portare la Provincia al dissesto finanziario. Perché l'immobilismo di questa Giunta e di questa maggioranza amministrativa è sotto gli occhi di tutti, ed i cittadini piceni questo non possono proprio permetterselo".

Ascoli Piceno, 5 giugno 2010

Emidio Mandozzi
Capogruppo Pd
Provincia di Ascoli Piceno

06/06/2010





        
  



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