"La sciagurata iniziativa dei lettini gratis"
San Benedetto del Tronto | ITB:"Il conto del' operazione in totale passivo".
Giuseppe Ricci
Noi dell'Itb Italia oltre a ritenerla un iniziativa ridicola oltre che controproducente, da cui ci siamo dissociati immediatamente, avevamo previsto in anticipo il flop di questa proposta estemporanea e inutile. Purtroppo per loro lo sciopero ha avuto scarsissima adesione, noi piccoli imprenditori non possiamo rinunciare ad una giornata di incasso a differenza magari di chi rimane aperto tutto l'anno o ha piscine, palestre e discoteche all'interno degli stabilimenti e, soprattutto, che non godono di singolari privilegi conferiti da compiacenti amministrazioni (alla faccia delle invocate liberalizzazioni)...
Non è possibile continuare a dare all'opinione pubblica un modello di turismo ricco che si riferisce solo ad una piccola realtà del nostro paese. Su 30.000 imprese turistico balneari, infatti, almeno 25.000 sono piccoli imprenditori che non fanno pagare ticket d'ingresso, che hanno a fianco spiagge libere, che gestiscono un numero limitato di ombrelloni a costi accessibili per tutti e adeguati nelle varie spiagge dei litorali italiani.
Non è giusto citare negli articoli che fanno riferimento alla nostra categoria solo gli esempi negativi di questo esiguo gruppo di "fortunati": basti pensare che le concessioni dell'intera costa adriatica sono quasi totalmente ad accesso libero. Per fare un esempio a San Benedetto del Tronto, ove ha sede la nostra associazione, il 25-30 % del litorale è a spiaggia libera...
Per sfatare certi luoghi comuni e combattere insieme le distorsioni generate dalla prepotenza di alcuni e dalla debolezza delle istituzioni, noi avremmo piacere di poterci confrontare con chi si occupa delle nostre questioni ed esperti per spiegare i motivi delle nostre preoccupazioni.
Questo comparto di lavoratori sono riusciti nel tempo a creare un volano economico che tutta l'Europa ci invidia al punto di attirare le mire di speculatori e riciclatori di denaro senza sudore, cosa che potrebbe accadere con la messa all'asta delle nostre concessioni paventata dall'Unione Europea. Una situazione preoccupante, creata ad hoc secondo noi, per mettere in crisi migliaia di famiglie cancellando con un solo colpo il posto di lavoro e gli investimenti da noi fatti per primeggiare nel settore.
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25/07/2010
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