Interporto Marche scelto per il Progetto Italia con la Federazione Russa
Jesi | Lesperimento riguarda la merce che dallItalia viene spedita nella Federazione e tutte le problematiche doganali connesse.
di Redazione
A parlarne il Presidente dell'Interporto Marche S.p.A Roberto Pesaresi, il Console Onorario della Federazione Russa di Ancona Armando Ginesi e il Presidente dell'Associazione degli Amici delle Marche e della Russia Marco Ginesi.
Molti inconvenienti legati al traffico doganale saranno eliminati, grazie al servizio attuato all'Interporto. Lo scopo dell'iniziativa è infatti quello di semplificare e velocizzare le pratiche doganali per la Russia e prestissimo anche per il Zazakistan e la Bielorussia in virtù della costituenda Unione Doganale tra queste nazioni e la Federazione.
Come sarà possibile tutto ciò? Grazie ad un accordo, fortemente voluto dal Consolato Russo di Ancona e sottoscritto tra l'Ente Statale Federale Unitario ROSTEK (FGUP), l'Interporto Marche e l'Associazione Amici delle Marche e della Russia, che prevede l'istituzione, presso le sede della struttura intermodale, di un ufficio dell'Ente russo (inizialmente con quattro operatori) che preparerà tutte le pratiche doganali e le invierà telematicamente ai colleghi in frontiera, in attesa dell'arrivo della merce. Queste pratiche, ovviamente, avranno tutti i crismi della perfezione formale e annulleranno i rischi di incomprensione e di contenzioso.
L'Ente Statale Federale Unitario ROSTEK, fondato nel 1992 dal Servizio Federale Doganale della Federazione Russa, dipende dal Ministero delle Dogane ed opera in tutto il territorio federale. Comprende 6 filiali e 50 imprese che rappresentano gli interessi dello Stato su tutti confini della Federazione lungo i quali sono attivi 107 uffici. La sua opera si svolge sotto il controllo statale e si accentra su una serie di obbiettivi del governo in materia di politica doganale con uso di tecnologie avanzate e personalizzate. Dispone di oltre 9.000 specialisti dislocati in 231 città.
Il servizio dovrebbe partire dal 1 ottobre prossimo sotto la direzione del responsabile del "Progetto Italia", Boris Olenich, affiancato dal vicedirettore Sergey Olenich e, come già detto, da quattro operatori tra agenti
doganali e interpreti specializzati.
Il governo russo, prima di elaborare il "Progetto Italia" e decidere di collocarlo presso l'Interporto, accanto al Consolato, lo ha in parte rodato presso il Porto di Istanbul. La differenza tra il test turco e l'iniziativa italiana è che il primo era limitato alla sola realtà portuale e il secondo invece ad una intermodale.
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30/07/2010
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