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“Settembre in musica” regala nuove meraviglie

Ascoli Piceno | Durante il concerto di giovedì eseguite musiche da Mozart ad autori contemporanei, con strumenti di raro ascolto, come il clarinetto contrabbasso.

Settembre in musica

Tra i punti di forza di "Settembre in musica" ci sono senz'altro la ricchezza e l'originalità dei programmi pensati da organizzatori e musicisti. E il concerto di giovedì all'auditorium della Fondazione Carisap ne è stata una delle tante dimostrazioni. La locandina spaziava infatti da Mozart ad autori contemporanei come lo statunitense Sydney Corbett (nato nel 1960), l'inglese John Palmer (1959), Paolo Renosto (1935-1988). Passando per Chopin, Schumann, Ravel.

Si sono esibiti la pianista coreana Jo-Hee Oh, il giapponese Teruyoshi Shirata (con un violino Santo Serafino, area veneziana, della prima metà del Settecento) e il sambenedettese Federico Paci, che ha suonato quasi tutti gli strumenti della famiglia dei clarinetti. A partire da uno "spettacolare" clarinetto contrabbasso gentilmente prestato dal conservatorio de l'Aquila, per il brano di Corbett, eseguito per la prima volta in Italia, dal titolo "...ein Fremdling, wie alle meine Väter..." ("...un estraneo come tutti i miei padri..."). Poi un secondo strumento per il brano di Palmer ("Trans-slo 2 per clarinetto in si bemolle"). E infine il più piccolo clarinetto in mi bemolle, per il brano "Cirocirò" di Renosto, dedicato al clarinettista e compositore Ciro Scarponi (1950 - 2006).

In apertura di serata una composizione classica come la Sonata in sol magg. K 373 per violino e pianoforte di Mozart. Protagonista il timbro dell'antico e prezioso strumento affidato a Shirata, artista ammirevole per pulizia e precisione. A seguire il rarefatto brano di Corbett, tutto basato sulla ricerca timbrica, e assonanze con lo stile di Salvatore Sciarrino (di cui Federico Paci ha curato la revisione di alcune opere). Indi la musica di Palmer, più articolata nel suo sviluppo, e il brano vivace e acuto di Renosto.

La pianista coreana ha eseguito il Notturno op. 9 n. 2 di Chopin, l'Arabesque op. 18 di Schumann e ancora il terzo studio dell'op. 10 di Chopin. Esecuzione fluida, senza eccessiva insistenza sulla profondità dei brani. Conclusione con la magnifica Sonata per violino e pianoforte di Ravel. In generale, il viaggio "Da Mozart al moderno", come recitava il titolo dato al programma, è stato avvincente e articolato. Il pubblico ha gradito e ricambiato con lunghi applausi.

Info sui prossimi concerti e i luoghi in cui si svolgono sul sito www.ascolipicenofestival.com.

17/09/2010





        
  



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