"Non è possibile cambiare direttore ogni tre mesi - attacca Lucciarini - non è possibile soprattutto perché così non si può programmare nulla. La nostra provincia è diventata davvero lo zimbello delle Marche, peggio di Cenerentola. E' una situazione davvero grottesca che la dice lunga sulla considerazione che la Regione ha per la nostra area.

Se la notizia dovesse essere confermata ritengo che si debba prendere una posizione netta per evitare che la sanità ascolana venga ridicolizzata con questi continui cambi, che producono una sorta di commissariamento perenne dell'Asur 13. Già da mesi è stato l'allarme per le difficoltà che non consentono livelli di servizi sociali sufficienti per un territorio come quello Piceno, già duramente colpito dalla crisi economica. In questo quadro era stato richiesto un impegno forte attraverso il principio di sussidiarietà tra sanità e sociale, impegno che non potrà esserci se continua a cambiare l'interlocutore principale " .

Non è solo la questione Rinaldi, in tema sanità, a preoccupare Lucciarini. "Da qualche giorno circola voce che la Commissione Consiliare Regionale Sanità avrebbe convocato un'audizione per discutere la legge regionale n. 13 sulla riforma della Sanità, fissandola per giovedì prossimo, ma ancora non c'è stata nessuna convocazione ufficiale. In tal caso avremmo soltanto cinque giorni per discutere e concordare le nostre osservazioni. Non mi pare un atteggiamento di considerazione nei confronti del nostro territorio".