Mandozzi sulla Manuli: "Gli impegni vanno mantenuti!"
Ascoli Piceno | Secondo il capogruppo provinciale PD il presidente Celani sembra abbia dimenticato le rassicurazioni che a suo tempo aveva dato ai lavoratori. Che fine hanno fatto i 12 milioni di euro da fondi U.E. promessi per corsi di aggiornamento.
Emidio Mandozzi
A distanza di un anno, la Manuli è tornata sì a produrre (anche se in termini ridotti), ma i lavoratori rioccupati nel sito ascolano sono meno della metà di quelli occupati prima della crisi e della dura vertenza sindacale susseguente. Sono questi i dati forniti in una nota firmata dal capogruppo PD alla Provincia Emidio Mandozzi.
"Vertenza, durante la quale ed a più riprese - spiega Mandozzi - il Presidente Celani aveva promesso ai lavoratori tutto il suo impegno e quello dell'Amministrazione Provinciale, che si sarebbe adoperata per riportare tutti i dipendenti al lavoro, con lo stesso Presidente che si era eretto a "garante" per cercare di alleviare le sorti di detti lavoratori, mettendo in campo progetti ad hoc di riconversione professionale attraverso fondi stanziati all'uopo dall'Unione Europea. Dove sono questi corsi? A distanza di un anno, che fine hanno fatto questi soldi? Domande credo non peregrine, in un momento nel quale la crisi economica, produttiva ed occupazionale continua a mordere nel Piceno ed in particolare in tutto l'Ascolano, ma dove la Provincia risulta, a mio avviso, essere la grande assente in un mondo del lavoro quale quello piceno, che ha invece urgente bisogno dell'apporto delle istituzioni per cercare di uscire dalle sabbie mobili in cui è sprofondato".
"Mi chiedo - continua Mandozzi - e chiedo al Presidente Celani: quali sono, se ci sono, le politiche dell'Amministrazione Provinciale di Ascoli su un tema pressante e delicato quale il lavoro?
C'è un assessorato denominato "Politiche Attive del Lavoro e Formazione Professionale": che fine ha fatto?"
Per l'ooposizione i lavoratori della Manuli hanno fatto il possibile ed anche di più, per far sì che la loro fabbrica continuasse ad operare sul territorio ascolano, tanto da accettare un accordo, l'unico possibile, da "lacrime e sangue", nella speranza di un futuro migliore, peraltro promesso dal Presidente Celani in prima persona. Dov'è questo futuro, se a dodici mesi di distanza la Provincia si è già dimenticata di questi lavoratori?
"Ricordo a chi se ne fosse dimenticato - conclude Mandozzi - in primis a Celani, che in Manuli è in funzione un nuovo impianto di cogenerazione energetica, il quale mi risulta sia attualmente sfruttato per appena il 30% della sua capacità produttiva. Perché non sfruttarlo appieno, mettendo al servizio della zona industriale energia (pulita) a basso costo? Ovvio che questo non è che solo un esempio di quella politica "attiva" del lavoro e per il lavoro, che purtroppo sembra non alberghi più a Palazzo San Filippo..."
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20/09/2010
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