La scuola pronta ad una nuova battaglia
San Benedetto del Tronto | Proposti corsi per trasmettere insegnamenti militari ai liceali
di Lorenzo Picardi
È recente l’annuncio della proposta formativa “Allenati per la vita”, corso che permetterebbe agli studenti liceali di apprendere l’uso di archi e di pistole ad aria compressa, tecniche di salvataggio, tecniche di orienteering e tante altre abilità tipiche del campo militare. Insomma, un vero e proprio addestramento. Viene inoltre considerato un sistema per combattere il bullismo. A uno studente come me, che è in odore di diploma, la notizia fa un certo effetto.
L’autodifesa e il soccorso sono importanti, ma decisioni di questo genere comportano una serie di problemi, legati principalmente al diffondersi della cultura delle armi.
Innanzitutto, i bulli non sarebbero esenti da questi corsi, anzi, sembrerebbero proprio i più indicati a frequentarli, sperando di accrescere il proprio “potere”, rispetto a ragazzini più indifesi che, durante queste lezioni speciali, probabilmente subirebbero ulteriori torti; d’altronde il nonnismo in ambito militare non è una novità. Rispondere alla violenza con la violenza, inoltre, non è un bel segnale.
Corsi per l’autodifesa non mancano nella nostra società, e questa aggiunta pare essere superflua: se i più deboli non provavano a difendersi con le possibilità precedenti, non vedo perché dovrebbero iniziare ora; “Allenati per la vita” non significa “spara a chi ti aggredisce, se vuoi salvarti”!
Per quanto si proponga poi “di avvicinare, in modo innovativo e coinvolgente, il mondo della scuola alle Forze Armate, alla Protezione Civile, alla Croce Rossa e ai gruppi volontari del soccorso”, non tutti saranno interessati ad intraprendere una di queste vie, magari parteciperanno solo per farsene un motivo di vanto e di intimidazione. Ci mancherebbe solo che i criminali abbiano una scuola dove esercitarsi al tiro al piattello!
Tuttavia l’idea potrebbe essere meglio sviluppata in modo da darle una continuità in un cammino di tipo militare, per preparare al meglio i futuri militari, magari coinvolgendo il meno possibile la scuola e predisponendo un’attenta selezione sugli iscritti ai corsi.
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25/09/2010
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