La signora ha riportato la frattura della base del II e del III metacarpo dell'arto sinistro, giudicata guaribile in 25 giorni, dai medici del Pronto Soccorso dell'ospedale di San Benedetto. L'incidente è accaduto intorno alle ore 14,30.

La donna, di nazionalità ungherese, viaggiava in sella ad una bicicletta e dal lato mare si stava portando sul versante opposto, impegnando la rotatoria. Improvvisamente, secondo il racconto fatto alla polizia stradale, è stata tamponata da una vettura bianca di piccole dimensioni, condotta da un signore non più giovane, capelli bianchi, basso, corporatura robusta, con una bella pancetta, italiano.

La donna ha raccontato che in un primo momento l'uomo ha cercato di incolparla dell'incidente, ma quando i passanti sono intervenuti a suo favore, l'automobilista ha cambiato atteggiamento e l'ha pregata di non chiamare la polizia, poi se n'è andato.

Ad accompagnarla in ospedale è stata una coppia di giovani dei quali la donna non ha preso il recapito telefonico e nessuno ha annotato la targa del veicolo condotto dall'anziano automobilista, che la donna invita vivamente a presentarsi presso la caserma della polizia stradale, oppure a contattare il legale della stessa, l'avvocato Renzo Vespasiani di San Benedetto.

Stesso invito viene rivolto alla coppia di giovani che hanno accompagnato la donna al Pronto Soccorso e ad eventuali testimoni, sempre al fine di risalire al conducente dell'utilitaria bianca investitrice. Un uomo, tra l'altro non più giovane, dovrebbe essere di esempio per i più giovani, avere un approccio diverso di fronte ad una situazione del genere. E' una questione morale e civile, ma soprattutto dimostrare di avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità.