Il documentario di denuncia Wanted but not welcome del regista milanese Luca Cusani racconta la traversata della speranza dei profughi extracomunitari che partono dalle coste della Libia inseguendo il miraggio di una vita migliore. Affrontano i pericoli di terra e di mare e per chi sopravvive la beffa finale: il ritorno coatto al punto di partenza. Non poteva lasciare indifferenti le giurie del Festival Movie 2.0, il primo contest internazionale per video fruibili sui supporti di telefonia mobile, ideato dai fratelli Croci della Lamantino Brothers e sostenuto dalla Proloco di San Benedetto. A Cusani vanno anche Il premio della Stampa e il premio del Centro Giovani, oltre al soggiorno di una settimana offerto dalla Pro Loco a San Benedetto del Tronto.

Nella serata di gala di sabato 23 ottobre Umberto e Marco Croci della Lamantino Brothers, il presidente Pro Loco Marco Calvaresi, l'assessore Sandro Donati, il vice presidente della Provincia Pasqualino Piunti, l'assessore al Turismo della Provincia Bruno Gabrielli, l'assessore alla cultura Margherita Sorge e la giornalista Laura Ripani hanno premiato i vincitori. Insieme a loro i componenti della varie giurie tecniche: i registi Claudio Speranza e Romolo Guerrieri, il giornalista Rai Nuccio Fava.

Al secondo posto, il corto Nanà, di Giuseppe Varlotta, a cui sono andati anche il premio della giuria di New York e quello del Web. In terza posizione il racconto di Aiman Sadek, Spinacity, che ha riscosso anche il premio giuria di Monaco. E ancora: il premio dell'Università di Camerino a Le Alpi del Mare, diretto da Roberto Pecchinino; il premio Fake a Marselo di Antonio Novellino; il premio Virale a Razor ski di Gianluca Rosselli.

Il giovane regista sambenedettese Giulio Troli vincitore del premio Video Prodotto dalle Scuole, racconta nel suo video dal titolo Il futuro è già passato l'attesa alla fermata dell'autobus di un ragazzo che gioca a tetris con il telefonino, il videogioco di logica con i mattoncini che si trasformano e assumono i tratti del protagonista e dei suoi coetanei: così l'idea di intervistare i ragazzi all'uscita della scuola in ansia per la difficile scelta dell'università.

Dopo due giorni di workshop di approfondimenti, casting, e confronti tematici, registi, attori, sceneggiatori, imprenditori, giornalisti, appassionati e curiosi hanno fatto il punto sullo stato dell'arte del comparto audiovisivo con un primo evento forte "nato da un'idea, da una riflessione sull'estetica del cinema e l'evoluzione delle sue leggi in base agli strumenti di diffusione, che ha assunto un valore e una portata internazionale grazie alle giurie di Monaco e New York e alle migliaia di preferenze in tutto il globo" dice Umberto Croci "possibile grazie alla sinergia di tutti i soggetti coinvolti che hanno portato a questi risultati". Il talento degli esperti, la lungimiranza di imprenditori visionari e la passione di chi vuole far circolare aria nuova: la pozione magica di Movie 2.0.