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Allarme dei sindacati, tagliati il 25% dei servizi negli Appalti Storici

Ascoli Piceno | La mancanza di fondi, causata anche dalla riforma Gelmini, ha già portato ad una drastica riduzione dei servizi ausiliari nelle scuole. 160 lavoratrici a rischio, già fissato un tavolo di concertazione in Prefettura.

Una donna impegnata nel servizio di pulizia di una scuola (Foto d'archivio)

Le aziende Cisagest Soc. Coop. arl e Manutencoop Facility Management Spa hanno aperto in questi giorni due procedure di mobilità riguardanti le lavoratrici ex LSU impegnate nella pulizia delle scuole.

La decisione assunta è stata determinata dall'esito dell'incontro avuto con il Ministero dell'Istruzione e della Ricerca Scientifica, dal quale risulta che nonostante lo stanziamento già effettuato i restanti €110.000.000 a copertura del 2010 non sono ancora stati resi disponibili per l'effettuazione dei pagamenti.

Inoltre il Ministero ha dichiarato che allo stato attuale non è in grado di dare risposte certe sulle coperture finanziarie per il prossimo anno 2011, nè sulle eventuali proroghe o avvii di nuove gare di appalto per i territori interessati dalle scadenze dei contratti.

Rispetto alla situazione determinatasi per gli Ex Lsu, ci giungono notizie che anche le imprese operanti negli appalti di pulizia e servizi ausiliari delle scuole, cosiddetti appalti storici, stanno iniziando ad avviare le procedure di mobilità per effetto delle scadenze delle proroghe al 31.12.2010, non avendo a tutt'oggi ricevuto alcun riscontro da parte del Miur del proseguo dei contratti di appalto.

Relativamente agli Appalti Storici, con l'applicazione della nota MIUR 000937 del 14 dicembre 2009, sono stati tagliati il 25% dei servizi e dei relativi corrispettivi economici con gravi ricadute sui lavoratori, sulle imprese e non per ultimo sui servizi scolastici. Le conseguenze di tali tagli hanno determinato, per tutto il 2010, la riduzione dell'orario di lavoro per gli addetti attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali in deroga,che tuttavia stanno scadendo.

In previsione si prospetta, per la Provincia di Ascoli Piceno, il licenziamento oltre 160 lavoratrici impegnate in tali servizi, di cui 58 impegnate negli Appalti Storici.

La crisi occupazionale che insiste su tutto il territorio provinciale rischia di aggravarsi sfiorando l'allarme sociale: ci troviamo infatti di fronte a lavoratrici che per percorsi professionali e per età hanno una scarsissima possibilità di ricollocarsi nel mondo del lavoro. Da considerare, inoltre, che in molti casi ci troviamo in presenza di mogli i cui coniugi sono cassintegrati o in mobilità.

Non secondarie sono le conseguenze per la tenuta dei servizi igienici scolastici, già gravati dai tagli della Riforma Gelmini.

La vertenza a causa dei forti tagli attuati dal MIUR si prospetta drammatica; è per questo che le organizzazioni sindacali hanno chiesto al Prefetto di Ascoli Piceno di farsi promotore circa la costituzione di un Tavolo che riunisca Istituzioni Regionali e Locali, Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori, Parti Datoriali rappresentanti le suddette aziende e i senatori e deputati locali presenti in parlamento.

Il Prefetto ha dato ancora una volta dimostrazione di estrema sensibilità per le problematiche dei lavoratori e si è da subito attivato.
E' stato fissato un primo incontro per il giorno 18 novembre alle ore 11:00 presso la Prefettura di Ascoli Piceno.

La situazione, in assenza dei necessari chiarimenti da parte del Ministero dell'Istruzione e della Ricerca Scientifica, ha spinto le Organizzazioni Sindacali Nazionali a proclamare una prima giornata di sciopero nazionale di tutto il comparto (Appalti Storici ed ex LSU) per il giorno 22 novembre 2010.

16/11/2010





        
  



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