Il popolo Saharawi soffre e muore
| Ordine del Giorno in Consiglio Provinciale di PRC e SEL.
Campi Saharawi
Come se non bastasse vivere per tanti anni profughi nel deserto, a causa dei diritti negati dal Marocco, ma riconosciuti dall'Onu, adesso il governo marocchino è passato alle maniere forti contro il popolo Saharawi, infatti all'alba dell'otto novembre scorso forze militari marocchine hanno assaltato, a 12 Km dalla città occupata di Laayoune, una tendopoli abitata da circa 20.000 cittadini saharawi, sorta allo scopo di protestare pacificamente per le miserevoli condizioni di vita cui sono costretti e contro il saccheggio delle risorse naturali della loro terra, operate dal Marocco in violazione del diritto internazionale.
L'assalto, perpetrato con violenza inaudita, ha provocato una ventina di vittime, oltre 700 feriti e 150 scomparsi, decine di sahrawi sono stati arrestati ed il territorio è stato chiuso ai giornalisti,agli osservatori internazionali, a parlamentari di diversi paesi.
Tutto ciò non può passare nel silenzio più assoluto; visto che la Provincia di Ascoli Piceno, attraverso il fattivo impegno di varie comunità locali del proprio territorio, intrattiene rapporti solidarietà con il popolo Saharawi ed è sempre stata al suo fianco nella rivendicazione all'indipendenza dal Marocco, come reiteratamente ribadito dall'ONU per l'affermazione del diritto di questo popolo all'autodeterminazione, tali sentimenti di solidarietà hanno visto diversi Comuni e gruppi di volontariato impegnarsi nell'ospitalità estiva e sostegno alle adozioni a distanza per bambini saharawi provenienti da campi profughi, chiediamo al Consiglio Provinciale, la propria ferma condanna riguardo il comportamento del regno del Marocco nei confronti del popolo Saharawi.
Chiediamo inoltre l'impegno del Presidente della Provincia a chiedere al Governo Italiano che sia posta in essere ogni possibile azione presso la Comunità internazionale ed il Regno del Marocco per raffreddare il conflitto, garantire il rispetto dei diritti umani, ripristinare la legalità in attuazione del consolidato deliberato delle Nazioni Unite.
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17/11/2010
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