«Il Comune riconosce l'acqua bene comune indispensabile dell'umanità, la cui accessibilità va garantita a tutti i cittadini senza alcuna discriminazione e pertanto il servizio idrico è un servizio pubblico locale essenziale che va gestito in forma totalmente pubblica e priva di rilevanza economica»: con l'assenso unanime a questa formula, il consiglio comunale grottammarese si è espresso ufficialmente sulla questione dell'acqua pubblica e il voto ha dato il via all'iter necessario all'inserimento di questo principio nello Statuto comunale.

Unanime anche l'approvazione dell'ordine del giorno "Fermiano il massacro dei Saharawi". Il documento andrà ad unirsi alle altre voci che in questi giorni si stanno diffondendo in tutta Italia per denunciare lo sgombero violento di un campo di protesta Saharawi, operata dall'esercito marocchino la scorsa settimana, e lanciare l'appello alle organizzazioni sovranazionali di tutela dei diritti umani.

Il consiglio comunale di Grottammare «condanna la violenta e disumana reazione marocchina alla protesta saharawi che l'8 novembre scorso ha portato allo sgombero forzato dell'accampamento Gdeim Izik ed alla sua distruzione provocando la morte di circa quindici persone ed al ferimento di un centinaio di esse, nonché all'arresto ed alla scomparsa di oltre un centinaio di occupanti» e si impegna «a continuare ad investire nella promozione nel proprio territorio di una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani, come sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e riconosciuto dall'art. 10 dello Statuto Comunale del Comune di Grottammare; a richiedere l'intervento delle Nazioni Unite affinché assicurino il rispetto dei diritti umani e garantiscano l'attuazione delle numerose risoluzioni emanate per l'autodeterminazione del popolo Saharawi».

Con i soli voti del gruppo di maggioranza "Solidarietà e partecipazione", è stato approvato l'assestamento di bilancio, cioè l'ultima variazione possibile documento finanziario dell'ente. Esse riguardavano l'inserimento di entrate non annoverate nelle previsioni di inizio anno, relativamente a contributi statali (per circa 140.000 €), un contributo regionale da destinare a progetti fitosanitari contro il punteruolo rosso (60.000 €), incasso di contravvenzioni (per circa 40.000 €).

Stesso esito per il punto riguardante la rinegoziazione di alcuni mutui concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, per un valore di per un valore di 5.645.069, 63 €. Con l'approvazione, il Comune può avviare l'istruttoria necessaria alla richiesta di riformulazione del piano di ammortamento dei finanziamenti in essere, allo scopo di liberare nuove risorse.