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Chiusura del corso Antropos-Slowfood

San Benedetto del Tronto | La chiusura del corso è avvenuta ieri Mercoledi 15 alle ore 21.00 a San Benedetto del Tronto con l'ultimo incontro in cui il Dott. Antonio Lera, con il tema: Alimentazione e Sessualità.

Serata slow food antropos particolare della cena

Consumare senza essere consumati, che nonostante l'inclemenza del tempo ha visto una larga ed attenta partecipazione di pubblico: oltre al rapporto stretto Alimentazione e Sessualità, inteso come una sorta di bilancia biopsicologica. La presenza di correlazioni tanto profonde tra sesso e cibo mette in luce un aspetto tanto interessante quanto poco noto: il rapporto di una persona con il sesso è in grado di influenzare quello con il cibo e viceversa, quindi analizzando la propria sessualità e possibile comprendere il proprio rapporto con il cibo e trovare spiegazioni a eventuali problemi o difficoltà.

In poche parole, se abbiamo problemi di peso e non riusciamo a capire perché, e se la bilancia resta immobile nonostante i nostri sforzi, la risposta potrebbe essere nel nostro modo di vivere la sessualità. Nonostante l'emancipazione sessuale abbia abbattuto molti tabù, infatti, sono ancora in molti a ritenere che la fame sia un desiderio socialmente accettabile mentre l'impulso sessuale no, e di conseguenza trasferiscono sulla prima anche le pulsioni del secondo, generando una risposta poco equilibrata e insoddisfacente.

L'origine di questo rapporto esagerato nei confronti del cibo, considerato in definitiva un "sostituto meno imbarazzante del sesso", va ricercata nella propria storia sessuale. Il cibo è un tranquillante naturale, produce endorfine che ci calmano e ci distendono, il digiuno, invece, ci rende suscettibili e nervosi, quindi meno disposti al piacere; cala il desiderio e le energie si riducono drasticamente.

Quindi per gratificare mente e corpo è necessario permettere al cibo di assumere poteri magici, alimentando il gioco sessuale, cercando di coinvolgere profondamente tutti i cinque sensi. Spesso è l'immaginazione che attribuisce proprietà afrodisiache a certi alimenti, ma placebo o meno che sia, vale pur sempre la pena di approfittare dei suoi effetti. Nelle questioni di cuore, nei rapporti con la propria compagna (o compagno), il cibo può essere un' ottimo alleato od un pessimo compagno. Come esistono i cibi afrodisiaci, infatti esistono i loro compagni di segno opposto: tutta una schiera di prodotti che, se messi in tavola, possono darvi fastidio fino al momento di andare a letto.

Cibo nella nostra lingua equivale i sensi e il desiderio. Cibo e sesso hanno la stessa localizzazione cerebrale, perché vengono stimolate le stesse molecole del cervello, pertanto se non soddisfiamo "l'appetito dei sensi", il desiderio si sposterà "sull'appetito di cibo"! Alcuni cibi ad esempio l'aragosta e i gamberi possono accendere il desiderio per altri motivi: Come si mangiano ed i pensieri che suscitano.

Le fantasie che evocano sono davvero afrodisiache e quindi poco importa se scientificamente contengono sostanze veramente eccitanti, ciò che importa è che le nostre fantasie e il cervello, la nostra più importante zona erogena, siano eccitati! ma un tempo, quando il sesso era tabù e tutti cercavano di non farlo, com'era questo binomio cibo /sessualità?

La risposta è suggestiva: invece delle virtù dei cibi presunti afrodisiaci, si magnificavano le virtù degli anafrodisiaci. Ad esempio, i cornflakes Kellogg's. I cornflakes nati alla fine dell'800, furono creati da un gruppo di Avventisti del Settimo Giorno che cercavano ricette adatte ad una dieta completamente vegetariana. Ecco altri probabili anafrodisiaci: il gin tonic (il chinino, l'aroma principale dell'acqua tonica, abbassa i livelli di testosterone, mentre il gin, come qualunque bevanda alcolica, può compromettere le prestazioni sessuali), la soia, il coriandolo, la maggiorana, la liquirizia.

Un importante lavoro teorico intorno al sintomo anoressico-bulimico si articola tra bisogno-domanda e desiderio e costituisce il punto di partenza della riflessione sul disturbo del comportamento alimentare, evidenziando come questo non sia semplicemente da considerare come un difetto dell'apparato corporeo legato all'alimentazione, un problema comportamentale da correggere ricorrendo a pratiche ortopediche calibrate sul corretto comportamento alimentare.

L'anoressia chiama in causa il soggetto nella sua dimensione di essere desiderante e l'Altro nel suo essere il partner indispensabile per lo sviluppo dialettico del desiderio stesso e mette in luce la "passione per il niente" propria del soggetto anoressico: "Voglio niente...mangio niente...desiderio niente...non devo sentire niente..." Si tratta di una vera e propria "fame di niente".

Lacan puntualizza che è impreciso sostenere che l'anoressica non mangi niente; più propriamente mangia niente, mangia il "niente", si nutre del niente, evitando di cedere alla soddisfazione meramente biologica della "pappa asfissiante" che continuamente le viene proposta dall'Altro.

Così facendo l'anoressica rivolge una domanda all'Altro, lo chiama in causa nella sua dimensione desiderante; al posto del cibo richiede qualcos'Altro, una soddisfazione simbolica e non biologica. L'amore, per lo psicoanalista francese Lacan, consiste nel donare ciò che non si ha, donare la propria "mancanza", il proprio "niente" perché l'altro possa prenderne il posto e riempirlo.

Si tratta, quindi, di donare non oggetti di soddisfazione biologica, non il cibo, bensì donare un segno, dare un segno, un segno d'amore. Il segno è il termine simbolico intorno al quale si struttura il miracolo dell'amore. L'anoressica non domanda mai all'altro ciò che egli ha, ciò che può saturare un bisogno - il cibo ad esempio - ma domanda di darle ciò che l'altro non ha! Ella chiede all'altro di "donarle la sua mancanza".

Oggi più che mai si avverte l'esigenza di recuperare i tempi e il linguaggio dell'amore, poiché il calo di desiderio tanto maschile che femminile è in crescita. Cibo, sessualità e cinema...Tre film in questo senso sono forse più eloquenti degli altri (ed eloquentemente rivelano di muoversi sul versante del cinema come "fetta di torta"):

• "La grande abbuffata" (1973),
• "Come l'acqua per il cioccolato" (1992),
• "Chocolat" (2000).

Sono assoluti protagonisti nella pellicola di Ferreri (forse la sua opera migliore) cibo, eros e thanatos in una soluzione dissolutoria della società del benessere, incarnata nei quattro protagonisti maschili, che non fanno altro che mangiare, dando sfogo ai loro appetiti primordiali.

Gli altri due film sull'accoppiata cibo e sessualità: "Come l'acqua per il cioccolato" (1992) e "Chocolat" (2000), sono anch'essi due commedie, dal tono fiabesco, magico e, almeno nel primo caso, a lieto fine assicurato. Tutti e due hanno anche in comune il fatto di celebrare la potenza del cioccolato, la sua energia vitale, sensuale. Molti scienziati sostengono che adoriamo il cioccolato perché stimola la produzione di insulina nel pancreas, che a sua volta è responsabile dell'aumento di serotonina, che aiuta lo stato di calma e benessere. Ecco perché dolci, torte e cioccolata sono al primo posto tra i cibi che riescono a sostituire baci e abbracci!

 

 

 

 

 

 

 


La consegna degli attestati ai partecipanti al corso, avverrà nell'occasione della Pizza Sociale, Mercoledi 22 Dicembre. Lunedì 13 al penultimo incontro su Alimentazione e Postura, serata molto riuscita con grande partecipazione di pubblico di ieri con la dr.ssa Silvia Astolfi che insieme al Dott. Lera ha trattato il tema Alimentazione e Postura da un punto di vista Gnatologico-Posturale e Neurologico-Neuromuscolare con riferimento preciso agli aspetti psicodinamici e psicologici.

Il corso ha vissuto la bella collaborazione con le Condotte Slow Food San Benedetto del Tronto - Valdaso e del Piceno concretizzata da una splendida serata SlowFood, denominata Terra Madre Day Venerdi 10-12 ore 20,30 con cena riservata ai soci SlowFood ed ai partecipanti al Corso Antropos presso l'Osteria Caserma Guelfa di Porto d'Ascoli.

SlowFood ha spiegato su questo incontro: Gli incontri mondiali fra le comunità del cibo di Terra Madre organizzati da Slow Food a partire dal 2004 hanno messo in contatto fra loro migliaia di piccoli agricoltori, produttori, cuochi, educatori, giovani di 150 paesi perché potessero lavorare insieme per migliorare il nostro sistema alimentare.

Nel 2009, in occasione del ventesimo anniversario di Slow Food, è stato indetto il Terra Madre Day, per focalizzare l'attenzione sul livello specificamente locale. Sono 1.000 le comunità che hanno festeggiato il Terra Madre Day il 10 dicembre, coinvolgendo più di 100.000 persone tra contadini, studenti, cuochi e consumatori di oltre 150 paesi coinvolti nella rete mondiale di Slow Food: una delle più grandi manifestazioni globali per celebrare il consumo locale e la sostenibilità del cibo.

Con le loro iniziative, hanno rafforzato il movimento di opposizione alle aberrazioni dell'industria agroalimentare, promuovendo un cibo più sano. Quest'anno abbiamo l'opportunità di dimostrare non solo quanto è ricca di diversità la nostra rete, ma anche quanto è interconnessa e risoluta ad agire, attraverso il sostegno al progetto Mille Orti in Africa. Durante il Terra Madre Day si terranno scambi o gemellaggi tra comunità e gruppi di Slow Food aderenti al progetto, oltre a eventi destinati a raccogliere fondi per sostenere uno degli orti.

Inoltre, il Terra Madre Day 2010 sarà anche l'occasione per presentare alle nostre comunità, ai responsabili politici locali e ai media un nuovo documento, che sarà messo a punto durante l'incontro internazionali di Terra Madre e delineerà politiche sostenibili per favorire il cambiamento per cui stiamo lavorando così intensamente, sottolineando l'importanza di mangiare locale, usando la tua creatività per diffondere il nostro messaggio e promuovere sistemi alimentari migliori: inneschiamo una rivoluzione globale con radici locali!

16/12/2010





        
  



1+5=
Il Presidente Antropos Lera con Camela, Tosi a destra e Capretti a sinistra

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