Primavera alza la scure sull'operato dell'amministrazione, ma contro la soluzione adottata dal comune per il parcheggio annesso alla scuola Marchegiani del Paese Alto protesta anche De Vecchis. Una critica comune, che verte sul prezzo dell'attività di ristrutturazione, costato a Gaspari la cessione di 2/3 dei posti auto: solo 58 su 176 resteranno al Comune. "Con una spesa di ridicola" accusa Primavera, perchè "25 anni di concessione vengono a costare il 67% della proprietà" precisa il rappresentante di FLI e lancia una provocazione: "Quanto dovrebbero costare allora le concessioni a 99 anni?" . Primavera evidenzia un'innegabile verità quando afferma che "La concessione di un immobile vale meno della proprietà".

Ma allora come agire? "Bastava portare avanti il contenzioso con la ditta che ha fatto il lavoro - l'associazione di imprese CIEP - contenzioso che ho la certezza avrebbe dato ragione al Comune" conclude De Vecchis, alludendo alla seduta che avrebbe dovuto cadere nei primi giorni di Gennaio. Cedere alle pressioni della ditta, che ha accusato il comune di inadempienza per la mancata divulgazione dei nuovi regolamenti per il traffico e il parcheggio nella zona intorno alla struttura, è un segno di inutile debolezza e Gaspari avrebbe potuto evitare coinvolgimenti appellandosi alla norma dell'accordo che prevedeva si un adeguamento legislativo, ma dopo 60 giorni dall'apertura dell'impianto, che non c'è stata.

"Cedere 1/3 ai privati poteva avere senso, ma così è assurdo. Abbandonare la vertenza poi è ridicolo, a pochi giorni dalla sentenza" dice Primavera, alludendo alle manifestazioni di interesse fresche di timbro per la megavariante, in cui ricorrono i nomi dei soliti noti. Ubi major, minor cessat?