Il reparto di ostetricia dell'Ospedale Madonna del Soccorso vanta un ambulatorio di isteroscopia diagnostica unico nel circondario da cui dal 22 ottobre si servono pazienti del Piceno, del Fermano e del Teramano. Cinque isteroscopi di cui uno targato Bettocchi "il meglio sul mercato, un gioiello che vale 15.000 €" spiega Perluigi Cameli, responsabile del servizio. Cinque occhi che permetteranno -attraverso un sistema di fibre ottiche a cui viene applicata una videocamera collegata ad un monitor - di avere una visione diretta della cavità virtuale uterina, sollecitata a rigonfiarsi grazie all'inserimento di liquido o gas.

Non quindi una immagine da interpretare, come nel caso dell'ecografia, ma una visione chiara delle pareti interne dell'utero, fondamentale per i casi di malattie dovute a polipi o fobrosi e nel caso peggiore tumori, segnalate dall'organismo con anomale perdite di sangue, soprattutto nel periodo della menopausa. Fondamentale poi l'isteroscopia per la cura dell'infertilità intesa come impossibilità di portare a termine la gravidanza, o la sterilità, che rende impossibile il concepimento - dovute a malformazioni genetiche dell'utero.

La resa dello strumento, che ha la forma di una pistola a cui è applicato un becco molto sottile, forato, della lunghezza di 15 cm circa che si inserisce nel canale vaginale - dipende, come si intuisce, dalla perizia del medico e il rischio più grave in cui si incorre è il perforamento della cavità, anche se si tratta di un'eventualità molto rara.

Le novità non finiscono qui: al nuovo anno la prevenzione a vantaggio della donna diventa anche tutela del nascituro, perché verrà inaugurata la diagnosi prenatale per villo centesi, con cui - a differenza della mio centesi - è possibile diagnosticare eventuali malformazioni genetiche del feto entro i tre mesi dal concepimento. E poi al più presto verrà riattivata la vasca per il parto in acqua, che è stata riparata ed è pronta al battesimo. Un bel modo per dimenticare in fretta il 2010.