Chissà se i 4373 cittadini che hanno firmato contro la maxivariante avevano un'idea dell'investimento che in termini occupazionali e di sviluppo imprenditoriale, nonché di prestigio del territorio, significa la proposta contro cui si sono espressi?

A scanso di equivoci, il Presidente di Confindustria Bruno Bucciarelli - insieme ai rappresentanti del consorzio di imprese che hanno risposto al bando, SPS costruzioni, Areamare srl, Pennile SpA - ha illustrato con l'aiuto degli ingegneri Beppe Fiscaletti, Giuseppe Pizza e Domenico Sfirro i vantaggi che seguirebbero all'avvio dei lavori per il mondo imprenditoriale e per l'Amministrazione, vessati da una crisi di cui non si vede ancora la fine e, soprattutto, che non lascia spazio a molte alternative.

Coinvolgere i privati è, in una congiuntura sfavorevole come questa, l'unico modo per avere una nuova piscina olimpionica e un grande parco in Area Brancadoro, la soluzione al problema dell'alta tensione della sottostazione che verrebbe delocalizzata nella zona agricola collinare, e un'area di 15.000 mq da donare alla Fondazione Carisap per la Grande Opera.

Dell'accordo parlano i numeri: 363.134 mq concessi al Comune dai privati di cui 80.000 mq destinati alle superfici fondiarie, 10.000 mq per le strade, 273.200 mq circa per superfici destinate alla città non edificabili, da utilizzare per le esigenze sociali più diverse.

Ai privati 217.000 mc di nuove volumetrie così ripartite: 33.000 mc per l'edilizia sociale - 80 nuovi appartamenti a canone calmierato per giovani coppie o lavoratori a basso reddito - 36.000 mc destinati alle attività commerciali e di deposito; 20.000 mc con cui costruire una struttura ricettiva a 5 stelle nei pressi del Palariviera, 128.000 mc da edificare liberamente - la famosa "colata di cemento" contro cui si dovrebbe esprimere il referendum.

Parlando di vantaggi economici, a fronte di un investimento di 130.000.000 € sostenuto dai privati che ne ammortizzerebbero i costi nei prossimi 15 anni - un margine decisamente esteso per far pensare ad intenti speculativi - il Comune godrebbe di benefici evidenti, che, se la matematica non è un'opinione, ammontano a 40.000.000 €.

Bisogna mettere in conto 10.000.000 € per la realizzazione della opere pubbliche, 24.000.000 € relativi al valore dei 270.000 mq ceduti dai privati - calcolati in base alla valutazione ICI fatta dall'Agenzia del Territorio - il recupero dell'area della vecchia piscina, il recupero dell'area della sottostazione, i proventi dal nuovo impianto natatorio e le quote degli oneri di urbanizzazione e costruzione di nuovi edifici - che ammontano da soli a circa 6.000.000 €.

E i vantaggi per la città? Se, come dice Bruno Bucciarelli "il primo segnale della ripresa dalla crisi è il rilancio dell'edilizia", si intuisce che i nuovi appartamenti costruiti secondo i criteri dell'edilizia sostenibile - tutti, anche quelli destinati all' housing sociale che saranno sul mercato con affitti che si aggirano intorno ai 300 € - insieme al nuovo complesso residenziale a 5 stelle e alle opere pubbliche non darebbero solo un nuovo e prestigioso volto alla città, ma porterebbero 10.000.000 € in termini di posti di lavoro ogni anno per gli operatori del settore e l'indotto collegato, calcolato in base ai 100.000.000 € di attività lavoro sul totale dell'investimento.

Chissà se tra i firmatari per il referendum c'erano anche muratori, fabbri, elettricisti, fornitori di materie prime che attualmente soffrono la crisi e non vedono il becco di un investimento per aprire uno spiraglio?