Il regista è il vecchio politicante Amedeo Ciccanti, " l'asculà" che si affanna in riviera per la sua ultima spiaggia, poiché nella sua città ha rimediato solo sconfitte.

Lo stesso onorevole Ciccanti in questi giorni sta tentando di mettere insieme il sedicente "Terzo Polo". La sua strategia? Elargire a chiunque incontri una candidatura a sindaco: in questo modo è riuscito a promettere contemporaneamente ad almeno sette persone tale carica. Il gioco è perverso quanto infantile e non può che naufragare nel momento in cui dovrà nominare un solo candidato sindaco per la coalizione che affannosamente tenta di mettere in piedi.

Ricordiamo al Ciccanti che le bugie hanno le gambe corte e che lui non è certo Naomi Campbell. Ormai sembra una macchietta degna del carnevale ascolano che non lesina, a chiunque incontri, una candidatura. Il sistema bipolare nelle elezioni amministrative è consolidato e chi propone coalizioni al di fuori di questo non raccoglie che briciole.

Al nostro buon Amedeo si suggerisce , sostenuti da un serio sondaggio dell'istituto Lorien Public Affairs ,di reclutare Cetto La Qualunque che da solo alle urne potrebbe regalargli il 6,8% dei voti: più di quanto possa sperare di ottenere con gli accordi in corso.

Perché tanti affanni, tante trattative su più tavoli, tante bugie, quando la soluzione è da giorni sul grande schermo?