Terzo anno per il Premio Novemi Traini: tra le scenette esilaranti del Teatro dialettale dei Fuori di testo e la sfilata della Calvaresi Factory, vengono insigniti i giornalisti locali che si sono distinti per i meriti del caso. Il Premio di Giornalista dell'anno va a Franco Cameli - penna rinomata del Messaggero - per la sua testimonianza nel raccontare ai cittadini i problemi connessi alla Grande Opera della Fondazione Carisap.

Incetta di premi per il Corriere Adriatico che ha visto salire sul podio Alex Licciardello per il Premio San Benedetto, Emidio Lattanzi come miglior giornalista giovane, Arduino Carosi per il Premio alla carriera. A seguire Il Resto del Carlino, che vede premiati Rosita Spinozzi, con il Premio arte e cultura e il fotoreporter dell'anno Alessandro Sgattoni. Il riconoscimento come cineoperatore dell'anno va ad Aldo Speca, mentre il premio Volto tv locale spetta a Gloria Caioni. Pietro Guidi Massi è l'editore dell'anno, e il nuovo premio Opinione Pubblica lo stravince il decano Pasquale Bergamaschi. Il Premio speciale italiano è tutto per Stefano Tomassini, coautore di Ballarò, per l'onestà intellettuale riconosciuta a Crozza nella rettifica sull'errata citazione di San Benedetto in relazione al degrado della Bonifica.

"Un premio voluto per dare qualcosa alla città, una serata di beneficienza devoluta alla Croce Rossa per ricordare il grande Novemi Traini" spiega Marco Calvaresi, patron della serata organizzata dalla Pro Loco di San Benedetto, che "funziona bene ed è sempre presente non solo nel turismo ma anche in campo culturale e artistico", ricorda Sandro Donati.

La serata di gala si è conclusa in mezzo alle note dei successi musicali degli anni '60, interpretati dall'insostituibile Pasquale Bergamaschi che ha emozionato i presenti facendo breccia nei ricordi legati alle canzoni più belle della musica leggera italiana di quegli anni.