Al grido di finalmente sceglierai, inizia la campagna di SEL per le primarie di coalizione del 27 marzo: la missione è quella di confrontarsi con i cittadini, obiettivo nel mirino: la partecipazione della città alla scelta di un candidato sindaco che porti idee nuove.

Spostando il baricentro della coalizione a sinistra, SEL si propone di impegnarsi per dare un alternativa all'elettorato, con l'impegno dichiarato del governo della città. Se lo spettro è quello dell'instabilità di una coalizione litigiosa, Mancini puntualizza: "la democrazia è conflittuale", alludendo al carattere dialogico e di confronto su temi alternativi di crescita, relativi a modelli che si sviluppano su un substrato comune: quello del riconoscersi nell'alleanza. SEL rimarca l'importanza della partecipazione degli elettori alle primarie, dove finalmente sceglieranno e non saranno scelti, come recita il grido di battaglia tratto dai versi di De Andrè.

Con il coinvolgimento delle piazze e la finestra webspadoniprimariesbt.blogspot.com si prepara una "occasione storica, la prima volta in cui a San Benedetto la scelta del candidato di centro sinistra viene affidata a uno strumento davvero democratico garanzia di partecipazione" precisa Spadoni "in cui noi rappresentiamo l'alternativa innovativa in una coalizione litigiosa e molto conflittuale, basti pensare alle anime che ne sono rimaste fuori, come Narcisi, Franceschini, Primavera, pur se espressione di una sinistra che però non viene rappresentata".

Aria nuova, a partire dal PGR a crescita zero di una città concepita come organismo vivente, fino al proposito di garantire la governabilità, sulla base del confronto aperto, in vista di una sintesi politica delle diverse spinte del centro sinistra. Nessuna lista unica, Sel correrà da sola. Con un solo obiettivo - dice Mancini - "battere le destre, anche quelle che ci sono nel centro sinistra".