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Sanità e tagli, Mezzolani e Canzian: “Niente allarmismi”

Ancona | Il -3% di risorse statali si tradurrà in un -0.8% per i cittadini marchigiani. A Castelli: "fronte comune anche contro il governo responsabile dei tagli lineari".

di Redazione

Antonio Canzian

In relazione a ciò che è emerso nel corso dell'Assemblea dei Sindaci della Zona 13, gli assessori regionali alla Salute, Almerino Mezzolani, e al Progetto speciale Piceno, Antonio Canzian, dichiarano: "E' bene precisare diverse cose se non vogliamo che si generino allarmismi e confusioni. La prima: le scelte politiche sbagliate del Governo effettuate con la cosiddetta legge di stabilità, come il sindaco Castelli sa bene, hanno inciso pesantemente sul finanziamento del fondo e degli investimenti concordato al tavolo congiunto Stato-Regioni (Patto per la Salute), riducendo le risorse destinante alle Regioni e costringendole dunque a riorganizzare gli interventi tenendo conto di queste forti restrizioni".

Le Marche, con l'approvazione della Delibera di Giunta, n. 17/2011, hanno dato avvio a un processo di riorganizzazione del Servizio Sanitario legato al nuovo quadro che si è determinato. Il piano complessivo varato dalla Regione comporta una riduzione della spesa per il personale pari allo 0,8% che si traduce in 10 milioni annui rispetto a 1 miliardo 145 milioni di ammontare complessivo della spesa 2010. Nessun vincolo specifico ai direttori che potranno intervenire per razionalizzare nei settori che ritengono opportuno, quindi nessun blocco del turn-over.

Insomma: "Razionalizzazione (e non razionamento) dell'offerta sanitaria, al fine di mantenere l'elevato livello qualitativo raggiunto dalle Marche, riconosciuto non solo da studi nazionali commissionati dai diversi Ministeri (Salute, Welfare, Innovazione) ma anche, recentemente, dalla Corte dei Conti, che ha posto le Marche tra le tre Regioni migliori per efficienza e qualità assistenziale".

"In questa ottica - proseguono gli assessori - paventare la chiusura dell'Ospedale di Amandola, come è balenato dalle dichiarazione del direttore Mannucci risulta assolutamente privo di fondamenti programmatici e di buon senso: tale struttura rappresenta un elemento del sistema sanitario al quale saranno riconosciute le funzioni assistenziali, ambulatoriali e di tutela della cronicità-fragilità da definire nell'ambito della programmazione in Area Vasta, coerenti con la collocazione geografica e con il livello strutturale che non può prevedere eccessivi livelli né di complessità della casistica né di specializzazione".

Riguardo ai 19 milioni di euro per il Mazzoni di Ascoli, Canzian e Mezzolani precisano: "Occorre realizzarli in fretta questi investimenti decisivi; integrare le funzioni e i progetti nell'Area vasta con la Zona 12 e continuare il processo che abbiamo più volte indicato. Su questo, il fronte comune richiesto dal sindaco di Ascoli, oltre a chiedere coerenza alla Regione dovrebbe battersi anche contro la politica del governo in cui siede l'inventore dei ‘tagli lineari': il ministro dell'economia".

10/03/2011





        
  



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