Il sindaco di Cupra Marittima Domenico D'Annibali, l'assessore ai lavori Pubblici Graziano Cognini, l'assessore alla cultura Luciano Bruni e l'ingegner Pietro Montenovo dell'ufficio Tecnico del Comune di Cupra, annunciano un grande passo in avanti nell'ambito del progetto "Parco Archeologico".

Nella mattina di giovedì 10 marzo la delegazione si è infatti recata a Roma, presso la sede della Società Arcus che opera per conto del Ministero dei Beni Culturali e delle Infrastrutture, a firmare l'accordo per il finanziamento di circa 500 mila euro da destinare appunto al Parco Archeologico di Cupra.

I soldi serviranno per gli scavi sul Foro della civita, per la definizione di una carta archeologica completa, per la realizzazione di un database contenente tutti i reperti archeologici ritrovati nel territorio cuprense, per la valorizzazione del sito e relativa a divulgazione ed informazione, per l'inizio di visite guidate ed esperti, studiosi e visitatori, per la realizzazione di un laboratorio per la catalogazione dei resti rinvenuti.

Un importantissimo risultato raggiunto grazie al decennale impegno dell'Archeoclub di Cupra, in particolare da Vermiglio Ricci e Giovanni Ciarrocchi, anche alla costanza dell'archeologa Elena Di Filippo Balestrazzi, professoressa presso l'Università di Padova, che fa parte della direzione scientifica del progetto assieme alla dottoressa Patrizia Fortini di Roma, al professor Giuliano De Marinis direttore della Soprintendenza Beni Archeologica delle Marche, alla responsabile di zona archeologa Nicoletta Frapiccini, fa parte della direzione scientifica del progetto.

"Con estrema soddisfazione - ha detto il Sindaco - possiamo dire che il progetto del Parco Archeologico potrà dare rilievo non solo a Cupra ma a tutta la Riviera. Siamo onorati di aver firmato questo accordo con a società Arcus, grazie a questo finanziamento potremo dare il via allo sviluppo culturale tanto desiderato".

"Il parco non è solo Archeologico - ha aggiunto Bruni - ma anche naturalistico. L'intenzione è infatti è quella di far studiare ed apprezzare sia le fonti archeologiche che quelle territoriali e paesaggistiche. L'ideale sarebbe lavorare in un sistema integrato che coinvolga non solo la realtà cuprense ma di tutta la Riviera, per una valorizzazione totale".

"Altri progetti in campo culturale, storico e archeologico sono in via di realizzazione - ha sottolineato Montenovo -. Ricordiamo la ristrutturazione della casa colonica all'interno del Parco Archeologico che sarà destinata a Centro Studi e Foresteria; la recinzione del Parco Archeologico e del Castello di Sant'Andrea per circa 250 mila euro provenienti da Fondi Comunitari; la sistemazione della strada d'accesso al Parco Archeologico finanziata dalla Regione Marche per circa 75 mila euro".

Si conclude così un percorso durato anni, iniziato con l'amministrazione Brutti che espropriò il terreno nel quale attualmente si trova il Parco e con il primo finanziamento Arcus ottenuto dall'amministrazione Torquati, destinato ad introspezioni geofisiche e scavi di verifica. Un progetto che potrebbe cambiare la faccia del paese, promuovendo una notevole crescita culturale e turistica.