Gino Betrò e Gabriele Franceschini pensano alla città del futuro: nessun privilegio, diritti - esperiti grazie a servizi eccellenti - e doveri - verso una città in cui vivere bene - garantiti da una gestione della cosa pubblica trasparente e efficiente. Si parte dalla riorganizzazione della gestione degli apparati amministrativi, con l'Assessorato della trasparenza.

In questo senso l'invito alla pubblicazione del 730 del 2009 e 2010 dei candidati sindaci sugli organi di stampa che hanno già lanciato in città l'idea, come ha già fatto Franceschini con il suo dello scorso anno, che coincide al rigo 14 con 21.405 €. San Benedetto diventa, nell'immagine di Franceschni, una grande città territorio, con infrastrutture adeguate in grado di attrarre gli investimenti come quello sfumato dell'apertura del centro Ikea, dirottato su Chieti.

Per la viabilità l'idea è quella di incentivare la mobilità alternativa: bici e passeggiate lungo le aree pedonali, più ampie e diffuse, come quella dei tre quadrilateri del centro, in cui tutte le famiglie avranno un posto auto riservato, per cui a fronte dell'abbonamento corrisponde un reale parcheggio disponibile a tutte le ore. Con i 10.000 abbonamenti, e il relativo milione di euro si finanzieranno le vie della città del futuro.

Concretezza e valutazione di fattibilità in base all'assunto costi - benefici, per risultati reali e da godere fin d'ora. Se la rotatoria di fronte al Madonna del Soccorso è in fase di valutazione, nessun dubbio sulla necessità dell'abbattimento del Ballarin per una porta Nord della città piena di luci, colore e verde, lungo una passeggiata che porta da Grottammare a San Benedetto.

Sotto i piedi un grande tunnel lungo viale Marinai d'Italia, che sia snodo per tanti parcheggi sotterranei, che permetteranno di far riemergere la bellezza di piazza Caduti del Mare, piazza Chicago, da destinare a terrazze vista mare, e piazza Schiocchetti, da restituire agli studenti come area pedonale. Trasferiti nella zona nord del porto i cantieri, viene dedicata l'area attualmente occupata a spazi espositivi per fiere e eventi.

Grandi parcheggi sotterranei, in piazza San Giovanni Battista e piazza Garibaldi, e poi anche sotto la terrazza che sorge sull'Albula allungando la passeggiata fino a piazza Moretti. Allargati i ponti sull'Albula, per permettere il traffico pedonale e delle bici, eliminato il passaggio a livello di via Pasubio, non con l'interramento della strada, come previsto dal progetto vigente, ma della ferrovia.

Riqualificata l'area San Giovanni, messo in sicurezza il Tronto, si penserà anche a congiungere con un ponte di legno, ciclabile e pedonale, Martinsicuro alla Sentina, luogo deputato per un grande parco attrezzato, sulla scia della salvaguardia delle zone umide. E poi la superficie di ben tre piazze per la Fondazione Carisap: anche a costo di venderle, piazza San Giovanni Battista, piazza Garibaldi e piazza Della verdura saranno a disposizione per la Grande Opera. Su tutto la parola d'ordine resta la lotta agli sprechi nella spesa pubblica: gestione oculata, per una città sana, onesta e felice.