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Emergenza maltempo: il presidente Spacca alla Commissione Protezione

Roma | Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha partecipato questa mattina a Roma al tavolo politico-istituzionale della Commissione Protezione civile della Conferenza delle Regioni.

All'ordine del giorno della riunione, alla quale ha preso parte anche il capo Dipartimento della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli che Spacca ha nuovamente ringraziato per la collaborazione, il Disegno di legge Milleproroghe e la circolare applicativa sottoscritta - ora ufficialmente - dal presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi

Nel corso dell'incontro è emersa, da parte di tutte le Regioni, la forte contrarietà nei confronti del Milleproroghe e della circolare applicativa, che addossano sui cittadini già duramente colpiti dalle calamità naturali, i costi della ricostruzione. In tal senso sarà messo a punto un documento formale della Commissione.

Una contrarietà già espressa con fermezza dalla Regione Marche, forte anche dell'autorevole parere del presidente emerito della Corte costituzionale Valerio Onida, che questa mattina il presidente Spacca ha consegnato a tutti i rappresentanti delle Regioni, così come al presidente della Conferenza Vasco Errani. Il Milleproroghe e la circolare del presidente del Consiglio dei Ministri, si è deciso questa mattina nel tavolo di Protezione civile, saranno inseriti al primo punto dell'ordine del giorno della prossima riunione della Conferenza dei presidenti delle Regioni, nel corso della quale si valuterà se assumere il parere del costituzionalista Onida quale linea unitaria della Conferenza stessa.

Da parte sua, la Regione Marche di fronte all'urgenza di rispondere ai bisogni dei cittadini così duramente colpiti dall'alluvione, ha confermato anche questa mattina di voler perseguire la strada del confronto con il Governo, per giungere ad un'intesa sull'applicazione della circolare applicativa del presidente del Consiglio dei Ministri che consenta l'avvio di una prima tranche di interventi di somma urgenza per popolazioni e imprese colpite. Ma nel caso in cui dal Governo non dovessero arrivare segnali di disponibilità ad un impegno corrispondente a quello della Regione, resterebbe aperta la strada del ricorso alla Corte costituzionale contro il Milleproroghe e l'eventuale ricorso amministrativo contro la circolare del presidente Berlusconi.

E di risorse per la ricostruzione si è parlato anche nel pomeriggio, sempre a Roma, nel corso di un incontro con i parlamentari marchigiani convocato dal presidente Spacca. Erano presenti all'incontro Luciano Agostini, Silvana Amati, Mario Cavallaro, Amedeo Ciccanti, Carlo Ciccioli, David Favia, Oriano Giovanelli, Marina Magistrelli, Maria Paola Merloni, Fabrizio Morri, Stefano Pedica, Luciana Sbarbati, Giorgio Tonini, Massimo Vannucci. Ciccioli era in rappresentanza anche dei colleghi Francesco Casoli, Remigio Ceroni, Salvatore Piscitelli e Filippo Saltamartini assenti per impegni concomitanti.

Ai parlamentari il presidente Spacca ha riassunto i termini della questione, ribadendo la condivisione da parte delle altre Regioni, così come emerso in mattinata, del percorso intrapreso dalle Marche in merito a Milleproroghe e circolare applicativa. Ora, ha ricordato Spacca, la questione centrale riguarda la strategia migliore da mettere in atto per il reperimento delle risorse necessarie alla ricostruzione.

Su questo versante i parlamentari si sono impegnati ad un'azione comune ed unitaria con la Regione per sostenere le esigenze della popolazione e delle attività produttive colpite: i deputati si occuperanno di verificare con il Ministero dell'Economia e delle Finanze la compatibilità finanziaria degli interventi previsti dalla circolare del presidente del Consiglio dei Ministri; i senatori, da parte loro, solleciteranno un incontro urgente con il presidente Berlusconi. In forma unitaria, inoltre, i parlamentari hanno annunciato la presentazione di una mozione per la risoluzione del problemi di natura procedurale che riguardano il reperimento delle risorse da destinare all'emergenza.

 

16/03/2011





        
  



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