No al nucleare, il Pd presenta una proposta di deliberazione al Consiglio Provinciale
Ascoli Piceno | Nellatto si esprime piena solidarietà al popolo giapponese. "Una tragedia che dimostra quanto alti siamo ancora i rischi legati alla produzione di energia nucleare".
di Redazione
Partito Democratico
Nella deliberazione si esprime innanzitutto la piena solidarietà al popolo giapponese per l'immane disgrazia che lo ha colpito e che ha causato ingenti distruzioni e la perdita di migliaia di vite umane, e si chiede l'impegno concreto al Governo centrale ed all'Amministrazione provinciale di sostenere tutte le iniziative di solidarietà verso la comunità giapponese.
Quindi si sottolinea come la tragedia, con la situazione degli impianti nucleari di Fukushima, dimostri quanto alti siano ancora i rischi legati alla produzione di energia nucleare, al punto che anche un Paese tecnologicamente e scientificamente tra i più avanzati nel mondo come il Giappone non riesca a garantire la sicurezza dei propri impianti, non sia in grado di gestire in sicurezza situazioni di emergenza ed esponga l'intera umanità a rischi così elevati da metterne in discussione l'esistenza sia oggi che per le generazioni future.
Alla luce di tali considerazioni il Gruppo del Partito Democratico sollecita il Consiglio Provinciale a chiedere al Governo italiano di "sospendere tutte le iniziative avviate per lo sviluppo dell'energia nucleare nel nostro Paese" e di "abbandonare l'idea di costruire nuove centrali nucleari in Italia, avviando una seria riconsiderazione sulla sicurezza di tale tecnologia, sulle garanzie effettive per la salute degli uomini e la vita del pianeta e subordinando ogni ulteriore sviluppo dell'energia nucleare a concrete, serie e incontrovertibili certezze sugli interrogativi posti, che si aggiungono ad altri già da tempo presenti e mai risolti quali quelli legati allo smaltimento delle scorie radioattive, ai costi economici ed ambientali, ecc".
Il gruppo PD chiede altresì che "l'intero territorio provinciale venga dichiarato incompatibile ad ospitare centrali nucleari" e che la Provincia chieda al Governo di ritirare il decreto approvato nei giorni scorsi con il quale si è bloccato lo sviluppo dell'energia da fonti rinnovabili in Italia, "un atto che si contrappone alla necessità di politiche virtuose in campo ambientale, non in linea con le politiche energetiche comunitarie, che allontanerà sempre di più il nostro Paese dagli obiettivi del Protocollo di Kyoto e che deprime e blocca un intero settore della green economy che dà, con continuità, posti di lavoro e redditi d'impresa".
La stessa Provincia viene chiamata infine a rimuovere tutti gli ostacoli frapposti allo sviluppo dell'energia pulita da fonti rinnovabili nel territorio provinciale, che dovrà realizzarsi in un armonioso e compatibile rapporto con l'ambiente ed il paesaggio.
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19/03/2011
No al nucleare, il Pd presenta una proposta di deliberazione al Consiglio Provinciale
Ascoli Piceno | Nellatto si esprime piena solidarietà al popolo giapponese. "Una tragedia che dimostra quanto alti siamo ancora i rischi legati alla produzione di energia nucleare".
di Redazione
Partito Democratico
Nella deliberazione si esprime innanzitutto la piena solidarietà al popolo giapponese per l'immane disgrazia che lo ha colpito e che ha causato ingenti distruzioni e la perdita di migliaia di vite umane, e si chiede l'impegno concreto al Governo centrale ed all'Amministrazione provinciale di sostenere tutte le iniziative di solidarietà verso la comunità giapponese.
Quindi si sottolinea come la tragedia, con la situazione degli impianti nucleari di Fukushima, dimostri quanto alti siano ancora i rischi legati alla produzione di energia nucleare, al punto che anche un Paese tecnologicamente e scientificamente tra i più avanzati nel mondo come il Giappone non riesca a garantire la sicurezza dei propri impianti, non sia in grado di gestire in sicurezza situazioni di emergenza ed esponga l'intera umanità a rischi così elevati da metterne in discussione l'esistenza sia oggi che per le generazioni future.
Alla luce di tali considerazioni il Gruppo del Partito Democratico sollecita il Consiglio Provinciale a chiedere al Governo italiano di "sospendere tutte le iniziative avviate per lo sviluppo dell'energia nucleare nel nostro Paese" e di "abbandonare l'idea di costruire nuove centrali nucleari in Italia, avviando una seria riconsiderazione sulla sicurezza di tale tecnologia, sulle garanzie effettive per la salute degli uomini e la vita del pianeta e subordinando ogni ulteriore sviluppo dell'energia nucleare a concrete, serie e incontrovertibili certezze sugli interrogativi posti, che si aggiungono ad altri già da tempo presenti e mai risolti quali quelli legati allo smaltimento delle scorie radioattive, ai costi economici ed ambientali, ecc".
Il gruppo PD chiede altresì che "l'intero territorio provinciale venga dichiarato incompatibile ad ospitare centrali nucleari" e che la Provincia chieda al Governo di ritirare il decreto approvato nei giorni scorsi con il quale si è bloccato lo sviluppo dell'energia da fonti rinnovabili in Italia, "un atto che si contrappone alla necessità di politiche virtuose in campo ambientale, non in linea con le politiche energetiche comunitarie, che allontanerà sempre di più il nostro Paese dagli obiettivi del Protocollo di Kyoto e che deprime e blocca un intero settore della green economy che dà, con continuità, posti di lavoro e redditi d'impresa".
La stessa Provincia viene chiamata infine a rimuovere tutti gli ostacoli frapposti allo sviluppo dell'energia pulita da fonti rinnovabili nel territorio provinciale, che dovrà realizzarsi in un armonioso e compatibile rapporto con l'ambiente ed il paesaggio.
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19/03/2011
No al nucleare, il Pd presenta una proposta di deliberazione al Consiglio Provinciale
Ascoli Piceno | Nellatto si esprime piena solidarietà al popolo giapponese. "Una tragedia che dimostra quanto alti siamo ancora i rischi legati alla produzione di energia nucleare".
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Partito Democratico
Nella deliberazione si esprime innanzitutto la piena solidarietà al popolo giapponese per l'immane disgrazia che lo ha colpito e che ha causato ingenti distruzioni e la perdita di migliaia di vite umane, e si chiede l'impegno concreto al Governo centrale ed all'Amministrazione provinciale di sostenere tutte le iniziative di solidarietà verso la comunità giapponese.
Quindi si sottolinea come la tragedia, con la situazione degli impianti nucleari di Fukushima, dimostri quanto alti siano ancora i rischi legati alla produzione di energia nucleare, al punto che anche un Paese tecnologicamente e scientificamente tra i più avanzati nel mondo come il Giappone non riesca a garantire la sicurezza dei propri impianti, non sia in grado di gestire in sicurezza situazioni di emergenza ed esponga l'intera umanità a rischi così elevati da metterne in discussione l'esistenza sia oggi che per le generazioni future.
Alla luce di tali considerazioni il Gruppo del Partito Democratico sollecita il Consiglio Provinciale a chiedere al Governo italiano di "sospendere tutte le iniziative avviate per lo sviluppo dell'energia nucleare nel nostro Paese" e di "abbandonare l'idea di costruire nuove centrali nucleari in Italia, avviando una seria riconsiderazione sulla sicurezza di tale tecnologia, sulle garanzie effettive per la salute degli uomini e la vita del pianeta e subordinando ogni ulteriore sviluppo dell'energia nucleare a concrete, serie e incontrovertibili certezze sugli interrogativi posti, che si aggiungono ad altri già da tempo presenti e mai risolti quali quelli legati allo smaltimento delle scorie radioattive, ai costi economici ed ambientali, ecc".
Il gruppo PD chiede altresì che "l'intero territorio provinciale venga dichiarato incompatibile ad ospitare centrali nucleari" e che la Provincia chieda al Governo di ritirare il decreto approvato nei giorni scorsi con il quale si è bloccato lo sviluppo dell'energia da fonti rinnovabili in Italia, "un atto che si contrappone alla necessità di politiche virtuose in campo ambientale, non in linea con le politiche energetiche comunitarie, che allontanerà sempre di più il nostro Paese dagli obiettivi del Protocollo di Kyoto e che deprime e blocca un intero settore della green economy che dà, con continuità, posti di lavoro e redditi d'impresa".
La stessa Provincia viene chiamata infine a rimuovere tutti gli ostacoli frapposti allo sviluppo dell'energia pulita da fonti rinnovabili nel territorio provinciale, che dovrà realizzarsi in un armonioso e compatibile rapporto con l'ambiente ed il paesaggio.
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19/03/2011
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Kevin Gjergji