Il candidato sindaco Calvaresi incontra i rappresentanti dell'ITB e dell'AISM
San Benedetto del Tronto | Dando seguito alla manifestazione regionale per salvaguardare la categoria dei Balneatori, il Presidente Ricci ha ribadito, l'importanza sul territorio della propria associazione in un territorio vasto come quello sambenedettese.
Marco Calvaresi
Durante l'incontro sono stati toccati i problemi della pesca che sta andando alla deriva anche in virtù del fermo biologico fatto in un periodo non consono all'attività turistica.vIl piano di spiaggia redatto solo per favorire qualche struttura ricettiva ma non per tutti. Lo chalet dovrà essere confermato come attrazione turistica perché una città di mare senza strutture non può e non potrà mari proporsi per un turismo all'avanguardia.
Il porto, la cantieristica, tutto ciò che è collegato al mare deve pensare ad una crescita costante nel tempo in sinergia, con un eventuale parco marino, per salvaguardare una categoria di fauna ittica. Negli ultimi anni , soldi buttati per le famose passerelle che attualmente si trovano in fondo al mare, senza aver dato nessuna fruibilità per le stesse attività. San Benedetto del Tronto da anni non può più proporre un eventuale campeggio, considerando tanti spazi non sfruttati al meglio. Dobbiamo puntare in futuro di riportare in auge le nostre reali eccellenze perché la nostra città deve essere sicura e vivibile di giorno e di notte.
Il vicepresidente provinciale Adriano Vespa con alcuni rappresentanti hanno intavolato un interessante confronto da quale è emerso che l'A.I.S.M è presente sul territorio sambenedettese dal 1998 e in zona Agraria dal 2009 composta da circa 160 persone più volontari e tanti simpatizzanti.
Esiste un consiglio direttivo composto da nove elementi oltre ad uno sportello operativo presso l'ospedale Madonna del Soccorso. E' stato rimarcato l'assoluta mancanza di contributi da stato ed enti locali. In tempi non sospetti ci fu soltanto un esiguo contributo dal Comune e nulla più.
L'associazione è una onlus e pertanto esposta a spese non indifferenti, per le quali non bastano più manifestazioni locali per il sostentamento.
La ricerca viene finanziata per un 70% dall'associazione stessa e il restante 30% dallo stato. Bisognerebbe cercare di uniformare a livello regionale la fisioterapia.
In futuro servirebbero figure professionali non solo nell'ambito locale, per poter offrire dei corsi per diffondere il messaggio per far stare bene chi soffre
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24/03/2011
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