Ogni giorno leggiamo sui giornali attacchi alla scuola pubblica, ed ogni giorno tanti studenti sentono necessità di difenderla con i metodi democratici della partecipazione.

"In questi giorni - dicono in una nota congiunta Giovani Democratici, Giovani Comunisti e Associazione studentesca Robin Hood - di grave crisi istituzionale e scolastica leggiamo con rammarico quanto affermato dal Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti Alessio Pagliacci".

Tra le finalità della Consulta si legge chiaramente che " che la C.P.S. non è un organo politico, ma un organo che ha il compito di favorire le iniziative studentesche provinciali".

Oltre alle consuete passerelle di politici di una unica fazione politica che funestano le riunioni della Consulta i firmatari del comunicato polemizzano con il fatto che ora il presidente Pagliacci si sente addirittura legittimato a prendere parte alla vita politica della città di Ascoli firmando i propri comunicati a nome di tutta la Consulta prendendo chiare posizioni riguardanti l'attribuzione o meno di vie ai martiri delle foibe.

"Tutto ciò - si legge ancora nella nota - oltre a non rispecchiare assolutamente la volontà di tutti i membri, non si raccorda in maniera evidente con le finalità principali dell'organo; per questo motivo ci auguriamo che anche la docente referente della Consulta Provinciale, prof.ssa Simona Flammini, prenda accorgimenti verso un atteggiamento che può solo rovinare l'immagine imparziale e super partes della Consulta Provinciale di Ascoli Piceno.
Tralasciando nel merito il dibattito sulla opportunità o meno di una via intitolata alle vittime Giuliano-Dalmate, come rappresentanti del mondo studentesco sia all'interno della consulta con Massimo D'angelo sia nelle organizzazioni dei Giovani Democratici , del Coordinamento Provinciale dei Giovani Comunisti e dell'Associazione Studentesca Robin Hood troviamo inammissibile l'uso politico dell'organo stesso ad opera del Presidente Alessio Pagliacci".