Evento organizzato dall'Associazione "I luoghi della Scrittura", dal Comune di San Benedetto del tronto e dalla Bibliofila. Presenteranno i Professori Remo Bruni, Renato Novelli e Gino Troli. La Neroni è riconosciuta come una delle più importanti protagoniste del panorama culturale Nazionale ed è quindi importante che la città riconosca la sua valenza.

Brunilde Neroni è nata nel 1951 a Ripatransone (AP). Italianista e orientalista è da sempre impegnata sul fronte dell'ecumenismo e del pacifismo. Per l'editore Guanda ha tradotto molte opere di Tagore (Il giardinere, Sadhana, Massime per una vita armoniosa), di Aurobindo Il Dio che sorride e di Rama Krsna Detti di un maestro di yoga. Per Sellerio ha tradotto Tempio di verità di Ghandi, Il bambino dai pollici verdi di Droun, Canzoni dell'amore infinito di Kabir e I canti del Pellegrino di Tukaram. Ha curato per SE Matrimonio tra cielo e inferno di W. Blake e Il nuvolo messaggero di Kalidasa. Nel 2000 ha pubblicato per Marsilio una raccolta di poesie dal titolo Tra i fiori.

Ripatransone è sempre stata terra feconda di singolari storie di vita, ma fra tutte ha un fascino particolare quella vissuta dalla prof. Brunilde Neroni, docente all'Università di Padova, nata nello stesso anno in cui si spegneva il celebre padre, il basso lirico Conte Luciano Neroni. Nel 1951, infatti, la vita e la morte si sono alternate nella nobile famiglia Neroni, rendendo immortale la straordinaria voce del Conte non solo attraverso le sue incisioni, ma anche tramite l'immenso amore di una figlia che avrebbe tanto voluto conoscerlo.

Una figlia che è riuscita nell'ardua impresa di tramandare ai posteri il talento paterno e, nello stesso tempo, a brillare di luce propria affermandosi in campo letterario come italianista, orientalista, traduttrice di Tagore e dei più grandi autori indiani. Numerosi i suoi riconoscimenti, primo fra tutti la prestigiosa Ruota dell'India, che l'ha consacrata definitivamente come ambasciatrice della lingua orientale in Occidente.

Il libro "A casa": "Mio padre morì giovane, era un serio musicista dal carattere allegro che aveva avuto molto successo nel mondo della lirica per il dono d'una voce eccezionale, stando almeno a quanto raccontavano le persone che lo avevano conosciuto e ascoltato nei più importanti teatri del mondo. Nella mia prima infanzia e anche nei miei ricordi più lontani qualsiasi gioia e ogni avvenimento accaduto è sempre adombrato da quella morte e da quell'assenza di un uomo che non solo non conoscevo, ma di cui si continuava sempre a parlare, intorno a me.

Possibilmente a voce proprio bassa". Un'ombra è il primo ritratto di questa galleria che colloca personaggi sullo sfondo di una grande casa e di una infanzia insolitamente circondata da adulti. L'ombra del padre, grande e famoso cantante lirico, morto giovanissimo quando la figlia era ancora nella culla. E lei lo conosce e lo ricorda per indizi indiretti e lasciti, oggetti personali, fotografie, biglietti in una tasca, profumi, sensazioni aleggianti nella grande dimora. Un'ombra dunque conosciuta. E questa sua sostanza quasi contagia le altre figure che circondavano l'infanzia, rendendole, tutte, di una materia onirica, di fantasma