"L'UDC potrebbe scegliere di appoggiare uno dei due poli, ma le probabilità ché entri nell'una o nell'altra coalizione sono ben diverse. Il polo centrista ha una sua funzione e una sua ragion d'essere. Io ho sempre coltivato questo rapporto fruttuoso con l'ala moderata che spero prosegua, dopo le votazioni anche durante la fase amministrativa".

Così Gaspari continua il corteggiamento di Ciccanti - alle prese con il Gran Rifiuto di Calvaresi e l'invito a entrare nel centro destra sotto le sciabole dei guerrieri del PDL. L'intesa rileva indicatori di fattibilità sempre più concreti, mentre il Sindaco ringrazia i Verdi per l'atto di responsabilità politica che vincola l'abiura di Canducci alle condizioni presto accettate dal PD. Il confronto alle primarie rimane una sfida a due, tra la versione collaudata Gaspari e quella uplodata di Spadoni: definiti ieri, in una riunione di coalizione, il budget per la campagna - con tetto massimo di 10.000 € - le sedi e i dettagli tecnici per organizzare le primarie, in programma per il 27 marzo.

Rispetto alle dichiarazioni di Gabrielli sulla presunta indisposizione dei comuni di Monteprandone e San Benedetto per i avori di messa in sicurezza del Fosso dei Galli, Gaspari scopre le carte: "i due comuni rivieraschi hanno messo in budget 102.000 € ciascuno già da due anni e mezzo, i ritardi sono dovuti al finanziamento provinciale che si è fatto attendere fino al 30 dicembre 2010".

Posti diversi, ma il copione si ripete: "Lo scadere dei termini procedurali per il progetto dei lavori del sottopasso di San Giovanni - che risale all'amministrazione Martinelli - mi solleva dalle accuse di Gabrielli, che dà bonariamente l'impressione di non sapere quello che dice. I lavori partiranno a maggio, dopo che abbiamo dovuto ripartire da zero con il progetto. Negli stessi giorni sarà cantierato il ponte della ferrovia".

Preoccupa il Federalismo che travolgerà i comuni, e nel quadro di ipotesi per affrontare le riforme pagane, il dato più allarmante è la fine del principio di sussidiarietà e solidarietà delle realtà amministrative. Si fa fronte all'emergenza alluvione: Spacca, incontrato ieri sosterrà con il Governo le cause del riconoscimento dello stato di calamità naturale.

"Se il bilancio del '92 è stato più grave, le aziende oggi sono costrette dalla morsa della crisi economica. Un danno di 250.000 € - come quello che ha subito l'Ortofrost - rischia oggi di paralizzare l'attività produttiva e dare all'azienda, che non è più il colosso di un tempo, il colpo di grazia. Abbiamo fatto delle valutazioni dei danni per tutte le realtà industriali colpite, attraverso un tavolo di crisi nel quale mi hanno chiesto di mettermi a capo di un comitato. Per quanto onorato, mi trovo a dover rifiutare perché credo che sarebbe inopportuno ricoprire quest'incarico durante la campagna elettorale" spiega il Primo cittadino.

La scelta di un galantuomo, come ama definirsi citando Totò, anche se oggi va molto più di moda il conflitto di interessi.