«Lontani i tempi delle elementari, quando la maestra ci faceva iniziare la giornata con il segno della croce .. Io sono stato educata a commuovermi quando mi si insegnava dell'eroismo del Risorgimento e quando tutta la classe, in piedi, di fronte al crocifisso cantava l'inno nazionale o quando la canzone del Piave faceva tornare a risorgere il patriottismo» esordisce Maria Grazia Concetti, capogruppo consiliare PDL di Grottammare alla vigilia delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia.

«Io sono stata offesa dalla Sinistra quando dicevo di queste mie emozioni, di questa mia educazione, e con me tantissimi altri, perché ero ciellina o a seconda delle occasioni fascista, nazionalista, borghese, guerrafondaia. Il tricolore era assolutamente fascista».

«L'entusiasmo della Sinistra è quantomeno sospetto - continua Maria Grazia Concetti - perché solo da qualche anno è tutta patriottica. Una trasformazione improvvisa, tanto da apparire non genuina, addirittura strumentale. Tanto che può venire il sospetto che il "nuovo" sentimento sia in funzione antiberlusconiana. E, a ben vedere... o ad esser maligni...
Per queste mie nostalgiche riflessioni, la partecipazione alle manifestazioni ufficiali per la Ricorrenza da parte di quelli che allora sventolavano altri vessilli e di altro colore, mi lasciano non poco perplessa. "Festeggiare" è un atto sentimentale, un atto del cuore, miei cari ravveduti compagni».