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Pedaggio Ascoli Mare: "Dopo il danno la beffa"

Ascoli Piceno | Il PD s'indigna e invita la maggioranza a fare fronte comune

di Anna Laura Biagini

Prosegue l'acceso dibattito sulla situazione del pedaggio per l'Ascoli Mare. A definirlo beffa sono i vertici del Partito Democratico locale, che si sono fatti portavoce dei cittadini, con la raccolta firme contro il suddetto balzello, ritenuto "arbitrario e quantomai gravoso" dal Segretario Regionale PD Ucchielli, che si dichiara indignato da "questo regalo del Governo, che invece di riconoscerci gli stessi diritti del Veneto e della Liguria per i danni del maltempo, ci tassa ulteriormente".

"Oltre il danno la beffa" gli fa eco il Segretario Provinciale PD Antimo Di Francesco, il quale ricorda che "solo il Partito Democratico, di concerto con alcune associazioni locali, si è fatto carico di informare i cittadini circa l'introduzione imminente del provvedimento", tramite l'allestimento di presidi presso gli svincoli autostradali e con i banchetti di raccolta firme nei centri cittadini. "L'azione ha portato alla raccolta di 3000 firme nel solo centro storico di Ascoli Piceno" sottolinea Emidio Mandozzi, Capogruppo del PD nel Consiglio Provinciale, "una sottoscrizione che ha visto tra gli aderenti non solo sostenitori del partito, ma tutti i cittadini intenzionati a difendere il proprio territorio".

Proprio sulla carenza di responsabilità il PD chiama in causa le amministrazioni locali di Celani e Castelli, invitandoli ad abbandonare l'azione velleitaria attuata fino ad ora, in favore di un fronte comune che faccia pressione sul Ministro Matteoli, affinchè revochi la tassa, che si inserirebbe in un concerto di aumenti eccissivamente onerosi per un territorio già provato economicamente. "Dopo la negazione della zona franca, del credito d'imposta e degli incentivi alle aziende del Comparto Piceno, questo balzello appare come la riprova dell'inadeguatezza dell'amministrazione attuale, nel ruolo di guida nella ripresa del territorio" dichiara Di Francesco.

Ucchielli da parte sua promette di portare la questione anche al Consiglio Regionale e tramite Gian Mario Spacca, anche presso la Conferenza Stato Regioni, dove l'istanza sarà promossa. "Ennesima riprova" evodenzia il Segretario Regionale, "di come il PD sia il partito della concretezza, contro Celani Presedente dell'effimero".

La speranza nel frattempo è quella che la Superstrada Ascoli Mare, nata a suo tempo come unico esempio di infrastruttura per agevolare un'area depressa, non debba essere declassata a strada statale come è stato proposto in Consiglio Comunale, poichè per il territorio significherebbe tornare indietro, in un momento in cui di passi avanti se ne fanno davvero pochi.

09/03/2011





        
  



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