Vista la particolarità del ritrovamento, la Guardia Costiera ha provveduto a coinvolgere prontamente la Riserva Naturale Sentina e la Fondazione Cetacea di Riccione per gli accertamenti del caso. Sono sopraggiunti sul luogo del ritrovamento il Presidente della Riserva Pietro D'Angelo e alcuni ricercatori dell'UNICRAM di San Benedetto del Tronto.

In seguito alle misurazioni è emerso che il raro esemplare pesava circa 5 quintali, con una apertura delle pinne di 2,70 metri e una lunghezza di 2,17 metri. Sono stati prelevati anche campioni di tessuto per l'esame istologico che sarà svolto presso l'Università di Bologna per verificare possibilmente le cause della morte. Come previsto dalle normative vigenti, è stato coinvolto anche l'istituto zooprofilattico di Fermo.