I sindaci accettano la sfida del Piceno Consind
Ascoli Piceno | I primi cittadini del Partito Democratico hanno deciso di ricostituite domani il Consiglio d'Amministrazione del Consorzio per far fronte alla situazione di stasi determinata dal commissariamento.
il logo del Partito Democratico
La volontà unanime di porre fine alla gestione commissariale nasce dall'assoluta urgenza di affrontare le gravi questioni economico finanziarie e di prospettiva che attanagliano l'Ente, con la consapevolezza che solo attraverso una forte capacità di governo potranno essere affrontati e risolti i problemi legati al pesante indebitamento, ai contenziosi, ad una gestione pressoché paralizzata che, se ulteriormente procrastinata, comporterebbe l'inevitabile tracollo del Consorzio.
"La gestione commissariale - dicono dal Partito Democratico - in essere fin dal lontano febbraio 2009 (oltre due anni e due mesi !) non ha visto minimamente il coinvolgimento dei Comuni, chiamati ad un frettoloso e superficiale incontro solo una volta il 29 agosto 2010! Poco o nulla si sa di ciò che è accaduto in questi due anni; poche le informazioni disponibili".
Vista la gravità della situazione i Sindaci ritengono che sia assolutamente necessario procedere con grande impegno e senso di responsabilità ricostituendo un Consiglio di Amministrazione che affronti immediatamente le varie questioni, governi l'indebitamento in essere e sia in grado di prospettare, in non più di 60/90 giorni, un nuovo piano industriale, una nuova "mission" dell'Ente in stretto rapporto e coinvolgimento di tutti soggetti del territorio, in primo luogo i Comuni, la Provincia, le Associazioni degli imprenditori, le organizzazioni sindacali, le banche.
"Va verificata la necessità di rimodellare un nuovo Ente che diventi moderno ed efficace strumento di tutto il territorio anche attraverso un migliore e diverso utilizzo delle professionalità presenti, per sostenere una politica di crescita e sviluppo che ponga le basi per una ripresa che si rende assolutamente necessaria in questo momento causato da forte crisi economica ed occupazionale".
Si tratta, per i sindaci del centrosinistra, di misurarsi in una sfida di alto profilo che abbandoni posizioni pregiuzialmente assunte, avulse da una seria analisi della situazione e del contesto; vanno respinte le posizioni di coloro che vorrebbero che non si facesse nulla, che neanche si valutassero le opzioni possibili, che si buttassero alle ortiche esperienze, strumenti, progettualità.
"Da Confindustria ci si aspettava finalmente, dopo anni ed anni di colpevole latitanza su tali questioni, una seria assunzione di impegno ad essere protagonisti nella ricerca di una nuova politica industriale a sostegno di un valido progetto di ripresa del territorio. Confidiamo nei tanti imprenditori che siamo certi daranno il loro convinto contributo ad elaborare una efficace strategia in tal senso. La Regione Marche, siamo certi, sosterrà l'impegno sul Piceno Consind anche attraverso concreti aiuti agli interventi di risanamento ed alle progettualità di sviluppo messe in campo. Se nei due/tre mesi fissati per prendere atto della reale situazione si dovesse arrivare alla determinazione che non sussistono le condizioni per un rilancio dell'Ente nella prospettiva delineata, si dovrà procedere allora ad una inevitabile messa in liquidazione che, attraverso una oculata gestione del patrimonio e dei crediti, renda immuni da conseguenze i soci del Consind (Regione, Provincia, Comuni, Camera di Commercio), garantisca i creditori dell'Ente, dia immediate certezze occupazionali ai dipendenti".
La situazione è senz'altro difficile e complessa.
La convinta determinazione dei Sindaci ad affrontare da protagonisti tale situazione, senza deleghe ad alcuno, è sicuramente il modo migliore per provare ad affrontare con successo i tanti problemi.
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18/04/2011
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