Si prospettano elezioni tutt'altro che tranquille. E' questa la sensazione che si prova a respirare l'aria creatasi a pochi giorni dal voto di maggio, mese nel quale il popolo di San Benedetto del tronto è chiamato ad eleggere il nuovo Sindaco della città. A smuovere le acque è la mobilitazione del PDL che, dopo la decisione della Sottocommissione di escludere 2 liste dello schieramento con a capo il candidato sindaco Bruno Gabrielli, ha deciso di coinvolgere i vertici del partito. Primo tra tutti l' On. Remigio Ceroni coordinatore Regionale PDL che, appresa la notizia, ha sottoposto la vicenda all'attenzione dell'opinione pubblica con un comunicato dal titolo: "Sinistre ombre su elezioni cittadine SBT". Un titolo che laconico riassume un contenuto tutt'altro che allusivo. Si parla di gravi anormalità nelle decisioni della Sottocommissione, accusata dal Coordinatore Regionale, di non aver mantenuto nei confronti di tutte le liste un identico comportamento.

Della stessa opinione è il candidato Sindaco che, chiamata a raccolta la stampa locale, ha chiarito i particolari del fatto insieme all' Avv. Bartolomei Iacopo Saverio. Il legale dopo aver assunto la tutela di Ruggeri Franco e Tombolini Gian Andrea, rispettivi rappresentanti delle liste "Giovani per San Benedetto" e "La Destra", ha annunciato l'intenzione di presentare ricorso al TAR delle Marche entro Sabato. Ricorso motivato dalla tardiva comunicazione dell'esclusione delle liste arrivata solo dopo le ore 10 di ieri 19 Aprile, quando già Bruno Gabrielli veniva sorteggiato al 7° posto nella scheda elettorale. Mancanza degli organi di controllo che non si è verificato nei confronti di altre 2 liste contrapposte al PDL (quella di verdi-PSI collegata al candidato sindaco uscente, e alla lista SEL) alle quali è stata data previa comunicazione delle irregolarità. Comunicazione che se giunta in tempo ai delegati delle liste, avrebbe dato la possibilità entro 24 ore di aprire un istruttoria.

Ad inasprire ulteriormente gli animi degli esclusi e del candidato sindaco, sarebbero le motivazioni adottate per il respingimento: Un errore di trascrizione al momento dell'autenticazione per "Giovani per San Benedetto", un numero errato nella data di nascita di un candidato per "La Destra". Mere irregolarità per Bartolomei, piccoli errori per i quali anche la legge prevede il superamento per Gabrielli. Quest'ultimo, in attesa di una risposta dopo la sua richiesta di accesso agli atti, dichiara che la situazione oltre che ad indignarlo profondamente allo stesso tempo lo rafforza per continuare e andare avanti. E dopo l'accusa di sciacallaggio all'indirizzo dell'On. Ciccanti, incapace di mantenere una posizione super partes, si dice rasserenato della dichiarazioni mattutine di Calvaresi Marco, candidato sindaco con il "Nuovo Polo Sambenedettese" che ha augurato alle liste respinte di essere riammesse al più presto.

Presenti all'incontro anche Tombolini Gian Andrea e Amato Maria, presentatore e candidata della lista "La Destra", che entrambi hanno definito la decisione della Sottocommissione un vero e proprio esempio di discriminazione. "Nonostante l'accaduto", dichiarano i due, "abbiamo fiducia nelle istituzioni, e se non ci sarà una riammissione triplicheremo i nostri sforzi per aiutare Bruno nella sua impresa".

Vicissitudini a parte, i protagonisti della vicenda potranno bearsi del primato stabilito essendo il primo caso di questo tipo sottoposto al TAR, dopo l'entrata in vigore del nuovo codice che regola la materia. Non tutto il male, dunque, viene per nuocere. Ovviamente si fa per dire.