In piazza, al fianco dei lavoratori precari e contro questo governo che ha distrutto lo stato sociale, tagliando il ramo su cui era seduto il Paese. Sabato ribadiremo il nostro impegno nei confronti di tutti i lavoratori: ci mobiliteremo per combattere il dramma del precariato, incentivato dalla macelleria sociale portata avanti dalla premiata ditta Tremonti-Sacconi-Gelmini''.

''Il governo, infatti, - afferma Cardilli - non ha fatto nulla per evitare l'emergenza occupazionale che attanaglia il Paese: l'80% dei giovani vive in una condizione lavorativa drammatica, i tagli alla scuola e alla ricerca hanno bruciato 100 mila posti in due anni, distruggendo il futuro di docenti e ricercatori e il diritto allo studio di intere generazioni''.

"Siamo stanchi - ha proseguito Marini - di essere una generazione precaria: senza lavoro, sottopagati o costretti al lavoro invisibile e gratuito, condannati a una lunghissima dipendenza dai genitori. Non siamo più disposti a "sopravvivere" in un paese così profondamente ingiusto. Questo paese non ci somiglia, ma non lo vogliamo abbandonare. Lo spettacolo delle nostre vite inutilmente faticose, delle aspettative tradite, delle fughe all'estero per cercare opportunità e garanzie che in Italia non esistono, non è più tollerabile. Vogliamo riprenderci ciò che ci appartiene".