Piceno Consind: dichiarato lo stato di agitazione
Ascoli Piceno | I dipendenti preoccupati per il loro futuro e per quello del consorzio stesso, intendono sollecitare le istituzioni a intraprendere una linea programmatica più concreta e incisiva.
La sede del Piceno Consind
Queste le motivazioni, riporatte in un comunicato stampa, che hanno portato i dipendenti del Piceno Consind a prendere questa decisione:
negli ultimi anni il Piceno Consind è oggetto di una bufera mediatica nella quale se ne prospetta incessantemente la chiusura e la situazione economica dell'Ente è sempre più allarmante;
finora non sono state create le condizioni per avviare il risanamento dell'Ente mentre l'attuale Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, in veste di Commissario del Piceno Consind, è costretto a garantire di persona presso la banca affinché sia versato puntualmente lo stipendio spettante ai dipendenti dell'Ente, il quale risulta a rischio di mancata erogazione da diversi mesi;
la deliberazione di Giunta Regionale Marche n. 10 del 17/01/2011, stabilisce che se entro il 30 aprile 2011 non si realizza l'insediamento del Consiglio Generale del Piceno Consind, il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno viene incaricato di provvedere alla soppressione e alla liquidazione dell'Ente;
se, a seguito di un attento ed approfondito esame sulle possibilità di risanamento dell'Ente, gli Amministratori del territorio optassero per la sua liquidazione, vi è la forte preoccupazione di ripetere l'esperienza dei lavoratori del Consorzio di Bonifica del Tronto, i quali continuarono a lavorare senza stipendio e senza energia elettrica per ben otto mesi, in attesa che gli Enti competenti stabilissero le modalità di ricollocamento dei dipendenti interessati;
il Piceno Consind gestisce a tutti gli effetti servizi pubblici propri di un Ente Locale e che, in caso di mancata erogazione di energia elettrica, si creerebbero dei gravissimi e insostenibili disservizi a danno del tessuto produttivo del territorio;
i dipendenti del Piceno Consind devono essere fattivamente coinvolti nelle azioni che riguardano il futuro dell'Ente, con l'obiettivo di mettere a completa disposizione le proprie professionalità a supporto di coloro che sono chiamati a prendere le necessarie decisioni nell'interesse del territorio.
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07/04/2011
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